BARBERINO TAVARNELLE – Arriva da Barberino Tavarnelle uno dei candidati al consiglio regionale alle elezioni del prossimo 20 e 21 settembre, nel collegio Firenze 2.
Si tratta di Leonardo Comucci, 50 anni, detto “Il Santuccio”, sposato, con un figlio.
“Non ho mai vissuto di politica – si presenta Comucci – ma solo del mio lavoro; tuttavia, il mio impegno politico in Toscana è cominciato nel 1994: sono stato consigliere in quella che era la Provincia di Firenze (ora CittĂ Metropolitana), dedicandomi prevalentemente ai problemi produttivi ed occupazionali della macro area fiorentina, dalle zone di montagna fino al Chianti”.
“Sono stato candidato sindaco e successivamente consigliere comunale a Tavarnelle – prosegue – e consigliere dell’Unione Comunale del Chianti Fiorentino”.
“Sono laureato in Economia e Commercio – dice ancora – e sono stato ufficiale nella Guardia di Finanza per molti anni. Congedatomi con il grado di capitano, oggi lavoro in una Federazione Autonoma Bancaria e mi dedico alla tutela dei contribuenti e dei lavoratori. Grande appassionato di vino, collaboro come analista del vino con diverse aziende del territorio”.
“Da oltre 30 anni – prosegue – sono giornalista pubblicista, revisore dei conti e dottore commercialista. Nel marzo 2020 sono stato nominato Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana per gli anni dedicati ad illustrare ai giovani i rischi connessi all’abuso di sostanze alcoliche”.
Capitolo programma: “Tra i punti che porterò avanti per la nostra zona sicuramente la modernizzazione e sviluppo dei trasporti e delle infrastrutture regionali di linee ferroviarie e stradali, miglioramento dei trasporti pubblici con abbonamenti a prezzi calmierati per cittadini residenti  miglioramento delle infrastrutture e collegamenti tra il Chianti e Firenze, la tutela della sicurezza nei luoghi pubblici e privati, con l’inasprimento e la certezza della pena per furti in abitazione, furti di veicoli, rapine ed aggressioni di ogni natura”.
E ancora, “abbattimento del numero di pratiche burocratiche regionali, attraverso la cancellazione di norme obsolete ed enti inutili e grazie alla digitalizzazione dei servizi pubblici”.
“Ritengo che sia necessario – riprende – un nuovo programma di sviluppo del turismo con la riconversione di alcuni uffici regionali, che si dovranno dedicare proprio alla promozione e alla ricerca di eventi internazionali da portare nel nostro territorio. In modo da allungare la stagionalitĂ turistica delle zone del Chianti, ovviamente non appena avremo superato definitivamente l’emergenza sanitaria mondiale”.
“Un punto un po’ piĂą tecnico – conclude Comiucci – che deriva dalla mia attività è comunque l’attenzione regionale che dovrĂ essere posta sulla dismissione delle societĂ partecipate in passivo. E con il risparmio ottenuto la creazione di prezzi calmierati delle utenze primarie (acqua, luce, gas, connessione internet), da mettere sotto controllo regionale”.
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