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martedì 23 Aprile 2024
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    Incidenti stradali: a Firenze gli psicologi in campo a supporto dei familiari delle vittime

    In un convegno il bilancio del progetto dell'Ordine degli Psicologi della Toscana e della polizia municipale fiorentina: in due anni assistite 38 famiglie di coloro che hanno perso la vita sulla strada

    FIRENZE – Psicologi in campo per supportare i familiari delle vittime della strada e gli operatori della Polizia municipale di Firenze.

    Un bilancio degli interventi e della collaborazione tra Ordine degli Psicologi della Toscana e Polizia municipale è stato fatto durante il convegno “Il trauma in caso di gravi incidenti stradali” che si è tenuto a Firenze.

    Il supporto degli psicologi in caso di incidente stradale va in piĂą direzioni: da un lato quello dedicato alle vittime e ai loro familiari sul luogo dell’incidente e anche in studio; dall’altro l’aiuto agli operatori della polizia municipale intervenuti.

    Durante il convegno gli psicologi Stefania Bartoli, Maurizio Chiesi, Patrizia Niddomi, Michela Zaccherini e l’agente di polizia municipale Giulia Rogai hanno raccontato le loro esperienze.

    Per il 2022 i dati indicano che in nove incidenti mortali a Firenze è stato necessario l’intervento di psicologi, con il supporto a 15 familiari e il coinvolgimento di 20 operatori della polizia municipale.

    I numeri sono potenzialmente superiori al 2021, visto che in tutto l’anno scorso ci sono stati 9 eventi con attivazione degli psicologi, 23 familiari supportati e 69 operatori impegnati.

    “L’assistenza psicologica a chi ha avuto un incidente stradale e ai suoi famigliari è fondamentale – ha detto Maria Antonietta Gulino, presidente dell’Ordine degli Psicologi della Toscana – Bisogna trovare il modo giusto di dire le cose giuste in momenti di grande dolore o preoccupazione. Il progetto di Firenze è in questo senso all’avanguardia”.

    Oltre alla presidente Gulino sono intervenuti tra gli altri gli assessori di Palazzo Vecchio Sara Funaro (Welfare) e Stefano Giorgetti (polizia municipale), il funzionario della polizia municipale Simona Nardi, il comandante area sicurezza stradale e pronto intervento della municipale Pierangela Guasconi.

    Hanno partecipato anche Valentina Borgogni dell’Associazione Gabriele Borgogni onlus, Stefania Lorenzini dell’associazione Lorenzo Guarnieri onlus, il vicepresidente dell’Ordine degli psicologi della Toscana Simone Mangini e l’assessore al bilancio Federico Gianassi.

    “La collaborazione tra la polizia municipale e l’Ordine degli Psicologi di Firenze è stata avviata molti anni fa e nel 2016 è stata ufficializzata con una apposita convenzione – ha detto l’assessore Giorgetti – Si tratta di un supporto importante sia per i familiari delle vittime di incidenti sia per gli agenti che sono impegnati nelle operazioni che seguono i sinistri, sicuramente molto difficili non solo dal punto di vista professionale ma anche personale”.

    “E’ un progetto che abbiamo voluto fortemente fin dal mandato scorso – ha detto l’assessore a welfare Sara Funaro – per dare risposte concrete ai familiari delle vittime della strada e agli operatori della Polizia municipale che intervengono sugli incidenti stradali. Aver creato questa collaborazione tra l’Ordine degli psicologi e la polizia municipale dĂ  la possibilitĂ  di poter intervenire in maniera pronta con un sostegno psicologico, che è fondamentale quando si vive un momento drammatico della vita”.

    “Sappiamo benissimo infatti – ha aggiunto – che quando si vivono grossi traumi se non si interviene immediatamente questi possono prendere derive di cronicitĂ , che possono diventare ancora piĂą difficili da affrontare. Come amministrazione siamo convinti che sul tema della sicurezza stradale si debba lavorare a vari livelli, anche nelle scuole, in termini preventivi, sul momento e sul lungo percorso e che progetti come questo vanno sostenuti e fatti crescere”.

    “Questo progetto è nato alcuni anni fa – ha detto Gianassi – quando abbiamo accolto l’esigenza della polizia municipale di assistere i familiari delle vittime in forme altamente qualificate. Per questo è stata un’ottima decisione quella di avviare il percorso di formazione professionale con gli psicologi”.

    “I risultati sono molto buoni – ha concluso – abbiamo dunque fatto bene a scommettere su questo progetto che porta un aiuto concreto a chi subisce questi terribili traumi”.

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

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