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martedì 16 Aprile 2024
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    Cresce il bio a Greve. Panzano ha il 90 per cento di viticoltura biologica

    I dati in un seminario promosso dal Comune. Dal 2013 in Toscana i produttori biologici sono cresciuti del 12%

    GREVE IN CHIANTI –  A Greve la viticoltura biologica certificata si attesta intorno al 33 per cento circa con la punta di diamante concentrata nell'area di Panzano dove il 90 per cento dei 600 ettari di vigneto è bio, coltivati da una trentina di viticoltori locali. I dati dell'agricoltura che guadagna terreno in direzione della sostenibilità sono stati diffusi durante un convegno “Verso un'agricoltura sostenibile” organizzato dal Comune nella sala Margherita Hack di Greve in Chianti.

     

    L'iniziativa è la prima di una serie di incontri tecnico-formativo sulle buone pratiche. Dal convegno è emerso che in Toscana il numero dei produttori biologici è cresciuto del 12 per cento rispetto al 2013. Oggi si attestano intorno ai 4mila gli operatori che praticano agricoltura sostenibile e rilevante, anche rispetto alla media nazionale, è il dato dei produttori preparatori, oltre a quelli che trasformano il prodotto e che fanno della Toscana la seconda regione d'Italia.

     

    La coltivazione biologica rende il territorio leader per la crescita e la vendita dei prodotti, dai cereali all'olivo biologico, dagli ortaggi alle foraggere, prati e pascoli. Con una superficie pari a 19mila ettari di cereali, la Toscana è la terza regione in Italia dopo Sicilia e Puglia, stesso posto in classifica per la coltivazione della vite e vino.

     

    La Toscana rappresenta il 13 per cento della superficie totale a vigneto bio nazionale. Sono alcuni dei dati tratti dal rapporto del Sistema di Informazione nazionale sull'agricoltura biologica che gli esperti hanno commentato insieme ai partecipanti del seminario: imprenditori agricoli, coltivatori diretti, agronomi, periti agrari e lavoratori delle aziende agricole.

     

    “Sono tante le tematiche che in questo primo incontro – ha dichiarato l'assessore allo sviluppo economico e all'agricoltura Gionni Pruneti – abbiamo voluto affrontare insieme agli esperti, chiamati a confrontarsi sui percorsi dell'agricoltura alternativa, una strada nella quale crediamo fermamente per la crescita della qualità delle nostre produzioni agricole.

     

    "Un percorso non obbligatorio per il quale il Comune intende fornire gli strumenti e le conoscenze necessarie ad intraprendere questo tipo di scelta alle aziende del territorio”.

     

    Importanti anche i dati delle vendite. Cresce l'esportazione all'estero soprattutto nei paesi del nord Europa. Si aggira intorno al 12 per cento l'aumento della vendita dei prodotti a marchio bio rispetto al 2014.

     

    di Redazione

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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