“Una vera e propria bomba d’acqua, magari di minore entità e di minore durata rispetto a quelle abbattutesi su Lucchesia e Maremma, ma pur sempre di grande rilevanza. Che ha messo a dura prova tutto il sistema di monitoraggio e intervento. Che si è comportato alla grande, e di questo ringrazio tutti i dipendenti comunali, il responsabile della Protezione Civile geometra Gianfranco Ermini e il comandante della polizia municipale Massimo Zingoni”.
Sono le riflessioni che il sindaco Alberto Bencistà fa nella tarda mattinata di martedì 13 novembre dopo una delle notti più lunghe, dal punto di vista delle precipitazioni, nel territorio grevigiano. Lo confermano i dati diffusi dal servizio comunale di Protezione Civile: “Il nostro comune è quello in cui, nell’area fiorentina, è piovuto di più – sottolinea Ermini – Ben 70 mm di pioggia fra la mezzanotte e le otto del 13 novembre, con una concentrazione di 18 mm in un solo quarto d’ora, fra le quattro e le sei di notte”.
A fronte di questa imponente massa d’acqua, che si è riversata poi nella Greve, i disagi sono stati contenuti: “Parliamo di piccoli allagamenti stradali – conclude Ermini – con riversamenti di terra a Greti, al Ferrone e all’ingresso del centro abitato del capoluogo”. Tutte situazioni prontamente risolte, grazie anche all’intervento degli agenti del corpo di polizia municipale.
“Queste vicende – conclude Bencistà – sono segnali d’allarme che ci invitano a non abbassare la guardia: le esondazioni e le alluvioni sono sempre in agguato, per cui i lavori di manutenzione e di controllo sulle componenti idrogeologiche del nostro territorio devono sempre essere condotti al massimo delle possibilità”.
di Redazione
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