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lunedì 25 Settembre 2023
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    “Ignoranza, interessi economici, ideologia: le scelte del Comune sui rifiuti”

    Centronistra e M5S: "Greve espulsa da Rifiuti Zero. Ennesimo passo indietro del Pd di Sottani"

    GREVE IN CHIANTI – E' una riflessione durissima. Nei contenuti e nelle parole. E' quella fatta, congiuntamente, da Centrosinistra per Greve e M5S a margine del consiglio comunale straordinario di ieri sera, richiesto proprio dai due gruppi consiliari di opposizione.

     

    Le prime righe della loro nota congiunta sono, in questo senso, una sorta di manifesto: "Il futuro contro l’ignoranza. Gli interessi dei cittadini contro gli interessi economici. Il pragmatismo contro l’ideologia. La dignità contro la vergogna. Davide contro Golia".

     

    "La maggioranza Pd che guida l’amministrazione – ricordano – ha bocciato la mozione da noi presentata, che chiedeva una posizione contraria all’art. 35 del Decreto “Sblocca Italia”, quello che prevede due nuovi inceneritori in Toscana. Una contrarietà, dunque, non solo all’inceneritore di Testi, ancora presente nel piano interprovinciale dei rifiuti, ma all’incenerimento come soluzione alla gestione dei rifiuti".

     

    La loro opinione è che "con la bocciatura della mozione, il Comune di Greve è automaticamente fuori dal protocollo Rifiuti Zero, a cui aveva aderito nel 2013, come annunciato dallo stesso presidente dell’associazione, Rossano Ercolini, intervenuto alla seduta insieme al medico Gian Luca Garetti e al responsabile ambiente del Pd fiorentino, Sergio Gatteschi".

     

    Definiscono questa bocciatura "un clamoroso e insostenibile passo indietro (“Greve Cambia Passo” era lo slogan del sindaco Sottani in campagna elettorale) nella strategia di gestione dei rifiuti, con una pericolosissima apertura verso la possibilità della conferma dell’impianto a Testi e un’adesione incondizionata agli inceneritori. Basta che siano realizzati nel giardino dei nostri vicini. La celebre, cinica “sindrome NIMBY”: not in my back yard".

     

    "Ma quello che è andato in scena ieri sera – accusano – non si può ridurre a un semplice passaggio consiliare. Davanti a un folto (e comprensibilmente rumoroso) pubblico di cittadini sconcertati, con le “mamme no inceneritore” in prima fila, è apparso evidente il decadimento di un’intera classe politica di governo".

     

    Ne hanno anche per il presidente del consiglio comunale Giulio Saturnini: "Una classe politica di governo impersonata dal giovane presidente del consiglio comunale, che richiama all’ordine e al silenzio i cittadini intervenuti, colpevoli di non riuscire a trattenere (senza alcuna violenza verbale né tantomeno fisica) lo sdegno e l’incredulità di fronte a tanta ipocrisia, e che, spazientito, invita a chiudere il proprio intervento un allibito Rossano Ercolini, appena due anni fa premiato con il Goldman Environmental Prize 2013 dal presidente Barack Obama e insignito della cittadinanza emerita proprio a Greve".

     

    "Una gestione del consiglio imbarazzante – rincarano – segno evidente della totale assenza di cultura democratica che un’adunanza aperta richiederebbe. Gestione aggravata dall’episodio inqualificabile che ha visto protagonista la polizia municipale, su indicazione del presidente del consiglio, “accompagnare” con decisione all’uscita un cittadino di Montale che aveva avuto la sfrontatezza di ricordare gli effetti nefasti sulla salute dell’inceneritore del suo territorio, e che spontaneamente si stava allontanando".

     

    Poi, ecco le stilettate al sindaco: "Una classe politica di governo impersonata dal sindaco Paolo Sottani, talmente imbarazzato e impaurito da se stesso e dalle proprie scelte da dichiarare inutile e inappropriata la seduta del consiglio, perché “di politica non si parla nei consigli comunali” (sic!). E talmente inadeguato da stupirsi inizialmente per la partecipazione a un consiglio comunale solitamente frequentato da 4-5 persone, per poi sminuire tale partecipazione ricordando che a Greve ci sono 14.000 abitanti".

     

    Centrosinistra e M5S sono un fiume in piena: "Una classe politica di governo impersonata dai consiglieri di maggioranza, gli sguardi bassi e così impreparati da non riuscire a prendere la parola. Dalle loro mani incerte, che si alzano timidamente, quasi di nascosto e appena il necessario per votare contro una mozione che difende la salute anche dei loro figli, con la dichiarazione di voto scritta prima del consiglio stesso (quindi senza alcuna intenzione di ascolto e dialogo) e letta dal capogruppo Pd, in cui si definisce stimolante il dibattito ma “terrorismo ideologico” le posizioni espresse da Ercolini. La vergogna, almeno quella, non l’hanno perduta".

     

    "Una classe politica di governo – rimarcano – impersonata dal responsabile ambiente del Pd di Firenze, Sergio Gatteschi, impegnato a magnificare l’estetica e la totale inoffensività degli inceneritori, sordo alle evidenze scientifiche e mediche, ormai diventate di dominio pubblico, che elencano una terribile sequela di tumori e malattie in crescita nelle aree circostanti gli impianti attivi. “Ce lo chiede l’Europa”, ha detto Gatteschi. Ma quale Europa? Quella degli interessi economici e finanziari? No, grazie, abbiamo già dato".

     

    "La dignità contro la vergogna. Davide contro Golia – dicono ancora M5S e Centrosinistra – Faceva impressione, ieri sera, vedere in modo così evidente la distanza tra questa classe politica di governo, irresponsabile e asservita alle logiche di un’economia che non guarda in faccia nessuno, e i cittadini. Che trovano un interlocutore, oggi a Greve, solo nei consiglieri dei nostri gruppi".

     

    "Per questo, noi non ci fermiamo – annunciano in conclusione – E siamo già impegnati a organizzare per giovedì 22 ottobre un’assemblea pubblica per confrontarci con i cittadini sulla follia della scelta dell’incenerimento, dovunque sia collocato, abbandonando la strada di Rifiuti Zero. Una follia che pagheremo in termini di ambiente, salute, soldi. Come si sa, alla fine Davide ha sconfitto il gigante Golia. E la dignità, alla lunga, non potrà che sconfiggere la vergogna".

     

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    di Redazione

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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