GREVE IN CHIANTI – Nasce a Greve in Chianti, nella sede della casa del popolo, uno sportello della rete Sipla (Sistema integrato di protezione per i lavoratori in agricoltura), attivo ogni lunedì dalle ore 16 alle ore 18.
Il progetto prevede la creazione di sportelli di sostegno per i lavoratori stranieri contro il caporalato, il lavoro irregolare e lo sfruttamento lavorativo.
Lo sportello è attivo con personale qualificato tutti i lunedì pomeriggio presso il circolo Arci grevigiano.
Il progetto SIPLA, promosso dal Consorzio Communitas e co-finanziato dal Ministero dell’Interno con il Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione 2014-2020 e l’AD delegata del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, è una rete nazionale di presidi e servizi territoriali, nata per proteggere e sostenere i lavoratori agricoli stranieri, extracomunitari, contro forme di caporalato, lavoro irregolare e sfruttamento lavorativo. Â
Il progetto prevede anche interventi sanitari idonei a prevenire l’insorgenza di situazioni di grave rischio anche in relazione alla salute e alla sicurezza sul lavoro.
L’iniziativa attiva servizi di informazione e di tutela, finalizzati a promuovere legalitĂ e sicurezza nei rapporti di lavoro, accordi con i portatori di interesse del territorio per realizzare azioni concrete a garanzia delle condizioni di legalitĂ di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, percorsi di formazione specifici volti allo start up di impresa nel settore dell’agricoltura sociale.
“Siamo contenti che il progetto di dimensioni nazionali abbia aperto una sede nel nostro territorio grazie alla collaborazione della casa del popolo di Greve” dichiara il sindaco Paolo Sottani.
“Non si tratta – precisa – solo di un servizio di ascolto messo a disposizione dal circolo Arci, ma un presidio, un progetto ampio e articolato finalizzato a proteggere e tutelare i lavoratori in agricoltura, prevenire e far emergere fenomeni di sfruttamento lavorativo a danno dei lavoratori”.
“La rete Sipla – conclude il sindaco – sostiene e accompagna i lavoratori nella presa di consapevolezza, svolge attivitĂ di presa in carico, tutela l’inserimento lavorativo, sensibilizza i territori, promuove un tessuto di interventi di informazione e formazione al lavoro insieme ad aziende agricole, fondato su presupposti etici”.
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