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sabato 20 Aprile 2024
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    Suona il telefono: è la veglia a distanza nelle notti di Natale. Ecco cosa accadrà a Greve in Chianti

    Protagonisti i cittadini volontari civici del Comune: scrittori, insegnanti, poeti e attori interpretano classici e testi inediti. Per prenotare il servizio, anche da dedicare, occorre inviare la richiesta per mail

    GREVE IN CHIANTI –  Una veglia speciale, a distanza, è quella di prenderà vita tra le campagne di Greve in Chianti, con le voci narranti al telefono, protagoniste di una comunità che ripristina un’antica tradizione contadina.

    La cultura non si ferma, viaggia contro la pandemia, squilla di casa in casa e accende il Natale di speranza e solidarietà.

    Scrittori, poeti, insegnanti, attori, cittadini leggono favole e non solo “Per non perdere il filo”, anzi annodarlo nel segno della memoria, con l’intento di scoprire e trasmettere emozioni semplici e genuine, condividere in un momento difficile leggerezza e ironia travalicando ogni confine, ogni barriera fisica e sociale.

    C’è chi legge da una parte, in veste di appassionato divulgatore culturale, iscritto nel registro dei volontari civici del Comune, e chi, dall’altra parte del filo, sente trillare il telefono, alza la cornetta e ascolta l’onda fluttuante delle parole che svela storie, vite, identità, nati dalla fantasia o ispirati alla realtà, monumenti scolpiti nella letteratura classica e contemporanea di ogni tempo e latitudine.

    Nel contesto di un Natale che ha bisogno di sentirsi più unito e coinvolgente che mai il Comune di Greve in Chianti lancia ed estende l’iniziativa “Per non perdere il filo… racconti al telefono…”, un progetto dalla duplice valenza, culturale e sociale, nato come esperienza sperimentata con successo nella fase del primo lockdown e riproposto in questo secondo periodo dell’emergenza sanitaria in una forma più ampia destinata una platea di uditori di ogni età, 0-99.

    “Leggere ad alta voce per gli altri è sempre un atto d’amore, nel difficile momento che stiamo vivendo lo è ancora di più, – dichiarano gli ideatori dell’iniziativa, gli assessori Lorenzo Lotti e Maria Grazia Esposito – ci ispiriamo alle favole di Gianni Rodari, di cui ricorrono cento anni dalla nascita, per offrire momenti speciali alla nostra comunità e, come faceva il ragionier Bianchi di Varese con la sua bambina, restare vicini alle persone pur essendo lontano da casa”.

    “Una favola al telefono dedicata a noi stessi – proseguono – e ai nostri cari è come una carezza sul cuore, un modo per esprimere uno stato d’animo e condividerlo con l’altro, oltre a mettere in risalto ancora una volta l’importanza della lettura e il ruolo del libro ai tempi del Coronavirus, un alleato infallibile che scaccia noia e tristezza, contrasta senso di solitudine e isolamento”.

    “Un ringraziamento – tengono a dire – a tutte le volontarie e ai volontari grazie ai quali abbiamo costruito il progetto, un buon libro e l’affetto dei nostri cari non ci faranno sentire soli nel Natale che tutti noi dobbiamo preservare con il rispetto delle regole per poter guardare con fiducia al futuro”.

    LE LETTRICI E I LETTORI VOLONTARI

    Tante le lettrici e i lettori che si sono messi a disposizione, anche nel giorno di Natale, per realizzare il servizio attivato dalla giunta comunale. 

    Claudia Piccini leggerà al telefono brani tratti da “Il Natale di Martin” di Lev Tolstoj, “Canto di Natale” di Charles Dickens, e alcuni testi scritti dalla stessa lettrice “Il mio più bel Natale” e “Quando la vita ti fa un regalo”.

    Daniele Locchi si cimenta nell’interpretazione di racconti ironici in vernacolo composti da lui stesso e brani tratti da “Storie di aria di terra e di mare” e “E la storia cominciò” di Roberto Piumini.

    Leonardo Manetti è pronto a dispensare racconti estratti da “La vigilia di Natale” di Andrea Antognini, “Natale a Regalpreta” di Leonardo Sciascia, “Il pianeta degli alberi di Natale” di Gianni Rodari, “La Festa di Natale” di Carlo Collodi.

    Annamaria Ferruzzi regalerà altre perle di autori italiani come “I figli di Babbo Natale” di Italo Calvino, “Ce n’è troppo di Natale” di Dino Buzzati, “Il Presepe di Don Camillo e Peppone” di Giovanni Guareschi, “La città smarrita nella neve” di Italo Calvino.

    Lucia Chellini è pronta a dedicare pagine memorabili tratte da “Il nuovo che avanza” di Michele Serra, “Bar Sport” di Stefano Benni, “Marcolvaldo e Le città invisibili” di Italo Calvino.

    Adriana Mezzetti propone di leggere al telefono estratti dei testi “Quando ero ragazzo” di Carlo Collodi, “Come si cambia al vento” di Fabio Penna.

    Marcella Solfanelli regala letture che rimandano a “Novelle scelte” di Giovanni Verga, “Don Camillo e il suo gregge” di Giovanni Guareschi, “L’occhio del lupo” di Daniel Pennac, “I viaggi di Gulliver Swift”.

    Anche alcune ex insegnanti dell’Istituto comprensivo Giovanni da Verrazzano, Attilia Greppi e Daniela Bencini, condivideranno via telefono la lettura di storie e racconti per bambini.

    COME SI ACCEDE AL SERVIZIO

    Il Comune chiede ai cittadini interessati di effettuare la prenotazione scrivendo alla mail unastoriaaltelefono@gmail.com.

    I cittadini potranno attingere al repertorio dei lettori e scegliere tra i testi messi a disposizione dai volontari civici, come specificato sopra nella nota. I testi potranno essere ascoltati dagli stessi richiedenti o dedicati ad altre persone.

    La lettura al telefono viene concordata stabilendo un appuntamento telefonico. Il richiedente sarà contattato via telefono, o chiamata whatsapp, al giorno e l’ora stabiliti.

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

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