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giovedì 18 Aprile 2024
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    Impruneta: “No alla chiusura della strada davanti al Pozzo”. Striscione e volantini al mercato

    Da parte dei consiglieri comunali Roberto Viti e Flavia Maurri: "Vogliono pedonalizzare piazza Buondelmonti alla chetichella. Noi non ci stiamo. E vi diciamo perché"

    IMPRUNETA – “E’ intendimento del sindaco di Impruneta, Alessio Calamandrei, di pedonalizzare piazza Buondelmonti, anche se non abbiamo documentazione in merito che lo possa confermare”.

    Lo dicono i consiglieri comunali di opposizione Roberto Viti (Obbiettivo Comune) e Flavia Maurri (MoVimento 5 Stelle Impruneta): che sul tema sono scesi… in piazza.

    “E’ lecito quindi dedurre – proseguono – che la strada che passa davanti al Pozzo sarà chiusa (24 ore al giorno per tutti i giorni) e piazza Buondelmonti sarà completamente pedonalizzata. Tale chiusura sarà realizzata installando una fila di paletti metallici e catene che chiuderanno completamente il lato della piazza dalla parte del palazzo comunale”.

    “Con la pedonalizzazione di piazza Buondelmonti – continuano – i veicoli, per accedere in via della Fonte o via della Croce devono percorrere la curva a gomito in corrispondenza del Bellavista. A nostro modesto parere riteniamo che un’evenienza del genere pregiudichi la sicurezza e la celerità per mezzi d’intervento quali vigili del fuoco e veicoli di soccorso”.

    “A questo proposito – riprendono -vogliamo solo citare quanto avvenuto a ottobre di quest’anno: una donna che abita in via della Fonte ebbe necessità di essere trasportata d’urgenza all’ospedale. L’ambulanza che intervenne ebbe grosse difficoltà alla curva a gomito sotto il Bellavista e solo dopo numerose manovre riuscì ad arrivare a destinazione. Questo perché era un sabato mattina e non si poteva passare davanti al Pozzo.. Siamo a conoscenza che ci sono stati altri casi analoghi a questo. Riteniamo che basterebbero queste casistiche per rivedere il Piano del Commercio”.

    “Si deve inoltre rilevare – incalzano – la difficoltà che avrebbero i turisti con i loro camper o grosse auto ad accedere alla zona artigianale. Anche le attività del viale Europa avrebbero intralcio nel loro normale svolgimento dell’attività lavorativa. Infine si sottolinea la difficoltà se non l’ impossibilità dei corrieri per il recapito di pacchi agli abitanti di via della Croce, via delle Case e via della Fonte”.

    “Non siamo a conoscenza – affermano – quale sia la viabilità prevista (via della Fonte e via della Croce percorse insù o ingiù) ma una nostra ipotesi è che essa prevederà che, per passare da una via all’altra si dovrà entrare in piazza, fare una inversione a U e prendere la strada desiderata. Questa soluzione, unica possibile per evitare gli inconvenienti sopra riportati, sarebbe veramente ridicola”.

    “Intimamente legato a quanto abbiamo descritto – rilanciano – è l’approvazione del Piano del Commercio su aree pubbliche (gli ambulanti) che sarà discusso il 28 dicembre in consiglio comunale. In questo Piano è previsto che ci siano 4 posteggi (posto per i banchi) posizionati lungo la strada davanti al Pozzo”.

    “Questa – affermano Viti e Maurri – è la sostanziale differenza tra il Piano del commercio ora vigente e quello che si vuole approvare. In sostanza s’inizia un processo tendente alla pedonalizzazione della piazza, dato che la concessione del posteggio avrà una durata di 12 anni, così come stabilisce la legge”. 

    “Siamo contrari che ciò avvenga – puntualizzano – e per questo ci stiamo attivando affinché quest’atto sia rinviato per avere un maggior tempo per discutere e divulgare questa scelta, che per ora è solo del sindaco e della giunta. Se, infatti, il 28 dicembre ci sarà l’approvazione, il sindaco avrà mano libera per realizzare i lavori necessari per la pedonalizzazione”.

    “Denunciamo – rimarcano – che niente é stato fatto dal Comune per condividere questa scelta con i cittadini, le istituzioni locali (Chiesa, carabinieri, Misericordia, …) e le attività commerciali, ricettive e produttive. Non si può fare tutto alla chetichella, redigendo atti che hanno poi la finalità di arrivare all’obiettivo di pedonalizzare la piazza, senza che, tutti quelli menzionati sopra, non siano stati sentiti”.

    “Ma c’é di più – accusano – non si sono rispettati neppure gli impegni che il Sindaco prendeva, in consiglio comunale nel marzo di quest’anno, e cioè che la chiusura della piazza il sabato mattina costituiva una sperimentazione per la pedonalizzazione di piazza Buondelmonti. Ebbene si vorrebbe sapere dove sono i risultati di questa sperimentazione? Niente è stato prodotto”.

    “E’ improponibile che si parli di pedonalizzazione – ribadiscono Viti e Maurri – quando ci sono marciapiedi in pieno centro storico che sono da rifare da decenni, così come da decenni in piazza Nova sono presenti avvallamenti (ma di fatto grosse buche) che hanno costretto il Comune a recintare con transenne una parte della piazza eliminando così 8 posti di parcheggio pubblico. Ci si attivi prima, a fare la normale manutenzione dei percorsi pedonali e non ci si avventuri in interventi su piazza Buondelmonti che da trenta anni sono stati sempre fallimentari. Si pensi a quante risorse, sono state spese inutilmente per il famoso (allora, adesso quasi tutti se lo sono dimenticato) progetto di piazza Buondelmonti, che prevedeva di, segare il pozzo alla base, spostarlo, abbassare le fondamenta di 2 metri e rimettere sopra il pozzo (come ad Abu Simbel)”.

    “Da ricordare – evidenziano – anche la panchina artistica che è ancora lì senza nessuna previsione di toglierla, nonostante il sindaco avesse detto in campagna elettorale che l’avrebbe rimossa. In questo contesto cosa fa il sindaco? Vuole chiudere anche piazza Buondelmonti, non gli basta aver chiuso la scuola media, la scuola materna, gli uffici di via Cavalleggeri e la Pagoda”.

    “Temiamo che riesca a mettere 10 paletti con le catene e chiudere la piazza – rilanciano ancora – Questo forse l’assessore ai lavori pubblici, Alessio Calamandrei riuscirebbe a farlo. Ma a quale fine tutto ciò? Riteniamo che questi intendimenti siano dettati solamente dalla smania del sindaco e dell’assessore Matteo Aramini (proponente dell’atto) per attribuirsi dei risultati sul loro operato. A queste due persone che, probabilmente conoscono benissimo Tavarnuzze, ma sono lontani cento miglia dall’Impruneta, citiamo un detto di un imprunetino doc: il Comune non deve mettere le mani da nessuna parte, dove le mette e dove fa danni”.

    “Per tutto quanto detto – concludono – invitiamo i consiglieri comunali Paolo Magnelli, Marco Canuti, Gianni Menicacci, Jonathan Corsani, Stefania Giusepponi, Laura Cioni, Sabrina Merenda, Angela Cappelletti e Lucilla Lepri a rinviare l’approvazione del Piano del Commercio per farlo conoscere in modo più approfondito e valutare soluzioni alternative a quella di prevedere i banchi in mezzo alla strada. Si fa infine presente che non c’è assolutamente nessuna scadenza per le concessioni attuali (per il Covid sono prorogate e non si sa fino a quando) e quindi c’é tutto il tempo per ripensare certe scelte”.

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

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