C'è un Chianti che progredisce, che si sviluppa, che guarda lontano e che dà lavoro. In questi giorni abbiamo raccontato due storie che allargano il cuore, ci mostrano orizzonti fortunatamente diversi da quelli che ci vengono dipinti tutti i santi giorni.
Orizzonti industriali, di imprenditori che investono, nell'alimentare e nel farmaceutico. Storie di lavoro. E di coraggio.
Così la Ghiott Dolciaria, storica azienda produttrice dei Ghiottini, che da via Sangallo (dove, tanto per capirsi, alcuni mesi fa ha pure aperto lo store aziendale "La Ghiottineria") "plana" anche a Calenzano, dove ha rilevato la altrettanto storica cioccolateria La Sirena. Aprendosi a un nuovo mercato, quella della cioccolata, con programmi e progetti ambiziosi.
Poi c'è la BioDue, sull'altro "lato" della Pesa: qui, dopo la quotazione in Borsa, i numeri parlano chiaro. L'azienda va bene, molto bene. Tanto che ha acquistato anche un vicino capannone per implementare al meglio lo stoccaggio e la preparazione dei prodotti in uscita.
Ulteriore motivo per sorridere, il fatto che BioDue sia, da sempre, azienda ad altissimo tasso di manodopera femminile.
C'è, insomma, un Chianti che guarda al futuro con ottimismo (e sappiamo quanto bisogno ce ne sia): e lo fa con la saldezza dei numeri, della tradizione familiare, del voler guardare avanti senza fermarsi. Consapevoli che chi si culla sugli allori… piano piano scivola indietro.
Un Chianti che ci rende orgogliosi. Una zona industriale, quella della Sambuca, che sta cambiando pelle. Con aziende che arrivano e tante altre che, magari qui da tempo, progrediscono, si sviluppano: dall'agro alimentare al settore oleario, dalle cucine al farmaceutico.
E' un Chianti che profuma di futuro. E' un Chianti che profuma di lavoro. E' un Chianti che dà speranza.
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