Ha destato grande indignazione nei nostri lettori la notizia che abbiamo dato domenica 9 aprile, relativa a una nottata di vandalismi nel pieno centro di San Casciano, in piazza Cavour (la piazza dove ha sede, peraltro, la Stazione dei carabinieri).
Il particolare centrale della bravata sono stati i salti sui "tetti" di alcune delle auto in sosta, irrimediabilmente danneggiate.
# ARTICOLO E FOTO / Una notte passata a saltare sulle auto. Si cercano i vandali di piazza Cavour
C'è chi invoca telecamere, chi punizioni esemplari, chi sbrigativamente "due ceffoni". Per carità, ognuno ha il diritto di dire la sua e di proporre la sua soluzione.
Io però partirei un po'… a monte. Ovvero, visto che probabilmente si tratta di ragazzini (e forse ragazzine) molto piccoli, diciamo fra i 12 e i 15 anni, intanto bisognerebbe che chi ha figli e figlie a San Casciano una domanda intanto gliela facesse.
Con tranquillità, sul divano di casa. Senza isterismi. Con la fermezza e l'autorevolezza che un genitore dovrebbe avere costruito negli anni. Oppure con quella che potrebbe iniziare a costruirsi (o ri-costruirsi) in questa occasione.
E se si hanno risposte affermative in questo senso si esce insieme di casa e, altrettanto serenamente, si va dai carabinieri o dalla polizia municipale. Si dice che s'è fatto una bischerata, ci si mette in contatto con i danneggiati, si chiede scusa e si ripagano i danni.
Danni che poi dovranno essere i genitori a dover "recuperare" in qualche modo dalle "tasche" dei loro figli. Decurtando paghette, oppure "tagliando" sul tempo libero, sugli svaghi (magari parecchio bischeri come questo), trovando delle idee per mostrargli un po' di sana realtà.
Trovando il modo di fargli fare un po' di volontariato magari: sono piccoli, ma si possono trovare tante idee per renderli utili.
Il tutto lontano dal clamore, dalle richieste di "pubbliche gogne": in queste situazioni servirebbero adulti che si "allertano" subito (io voglio essere ottimista, magari lo hanno già fatto), fermi e dialoganti. E serene punizioni.
Soprattutto se le si pensano come nuovi orizzonti di vita, che possono addirittura diventare finestre su mondi appassionanti: di sicuro più interessanti che saltare sul tettino di un'auto il sabato sera.
© RIPRODUZIONE RISERVATA