Che succede alla Motorizzazione Civile?
La domanda sorge spontanea visto che non riesco ad ottenere dalla Motorizzazione Civile di Firenze la targa di un veicolo nuovo acquistato già da un mese.
Peraltro si tratta di un’auto adattata al trasporto di invalidi che mi è indispensabile, data la mia condizione di handicap motorio, per poter effettuare alcuni esami e visite urgenti che già ho dovuto rimandare.
Ho provato ad inviare un reclamo all’URP del Ministero dei Trasporti. La risposta, in buona sostanza, è che se ne lava le mani in quanto le modalità e la tempistica di svolgimento delle pratiche sono decise in totale autonomia dalle strutture territoriali.
Poiché i gravi disservizi sono noti da tempo e segnalati da più parti, in un Paese civile il dipendente che non svolge il suo compito dovrebbe subire una qualche conseguenza.
Lasciando da parte il licenziamento (orrore evocare questa parola per i dipendenti pubblici!), potrebbe essere carino mandarlo a giro per il piazzale della sede dell’Osmannoro, davanti alle code chilometriche dei cittadini utenti, con appeso un cartello su cui si potrebbe leggere “Voglia di lavorà sartame addosso e fammi lavorà meno che posso!”.
Naturalmente non succederà anche perché ho il sospetto che il Dirigente della struttura, cui competerebbe il compito di farla funzionare decentemente, non abbia nessuna voglia di intervenire sul “mangiapane a ufo” di turno.
Considerato il lauto stipendio di cui sicuramente gode, penso che oltre al pane lui si mangi “a ufo” anche il companatico, la frutta, il caffè e l’ammazzacaffè.
Confidando nella pubblicazione di questa mia lettera, porgo cordiali saluti.
Roberta Magherini
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