Il vento forte ha fatto cadere un albero nel cimitero di San Casciano, che già non gode di buona salute, ed alcune tombe sono state danneggiate.
Tra queste la tomba di mia madre.
E fino a qui siamo contenti che ci siano danni a tombe e non a persone; possiamo commentare l’importanza della tempesta di vento, dire che non ci sono più le stagioni di una volta e dilettarsi con il cambiamento climatico.
C’è un fatto che mi distoglie da queste concertazioni, ossia che il Comune non ha provveduto ad avvertirmi, e sono ormai passati 10 giorni, ed io ho saputo della distruzione della tomba della mamma per caso.
Capisco che i morti siano privi di diritti e di cura ma avvertire sarebbe stato un dovere, un’attenzione verso morti e vivi, un rispetto dovuto..
E scomodando Foscolo…
“Gli sarà muta l’armonia del giorno,
Se può destarla con soavi cure
Nella mente de’ suoi? Celeste è questa
Corrispondenza d’amorosi sensi,
Celeste dote è negli umani; e spesso
Per lei si vive con l’amico estinto
E l’estinto con noi, se pia la terra
Che lo raccolse infante e lo nutriva,
Nel suo grembo materno ultimo asilo
Porgendo, sacre le reliquie renda
Dall’insultar de’ nembi e dal profano
Piede del vulgo, e serbi un sasso il nome,
E di fiori adorata arbore amica
Le ceneri di molli ombre consoli.
I sepolcri incarnano la memoria. Per finire, negligenza e superficialità sono del tutto inaccettabili.
Daniela Manzoli