Gentile redazione, vi scrivo in merito a quanto è accaduto a mio figlio Lorenzo, ragazzo di 20 anni che dopo anni dedicati al calcio come gran parte dei nostri ragazzi ha scoperto una passione sfrenata per la bici fino a desiderarne una tutta sua.
Il 26 settembre purtroppo qualcosa è andato storto e appena dopo tre giorni dalla coronazione del suo sogno Lorenzo ha avuto un terribile incidente perdendo il controllo della bicicletta perché il manto stradale era ricoperto di pietrisco che si è staccato dall’ asfalto ormai deteriorato sulla strada provinciale tra San Donato in Poggio e Castellina in Chianti.
Per fortuna Lorenzo è ancora con noi ma ha dovuto subire un intervento d’urgenza per le lesioni riportate sul volto e una degenza tra ospedale e casa di circa 2 mesi per via di una frattura alla colonna vertebrale, per non parlare dell’emorragia cerebrale e solo grazie al caschetto che indossava posso ancora averlo con me.
Sono cose che succedono e lo posso capire ma quello che però non voglio comprendere in nessun modo e di cui voglio farne denuncia è che per tutto ciò che è accaduto Lorenzo è stato multato con la modica cifra di euro 46,36 contestandogli in base al C.d. S. art. 141/2-11 di aver perso il controllo del veicolo.
Dopo l’accaduto sono intervenuti i vigili di San Casciano e Tavarnelle i quali hanno potuto solo raccogliere la testimonianza di chi ha soccorso Lorenzo, ma senza poter capire nel dettaglio di come realmente è accaduto l’incidente.
Riducendosi semplicemente a colpevolizzare chi invece ha subito un torto in modo tale da potersi tutelare da qualsiasi contestazione che ne poteva scaturire, senza dare l’opportunità a chi subisce di poter riprendersi da quanto accaduto e approntare una minima difesa.
Ho pagato la multa perché non è il valore di quanto ho speso a determinare il dolore di quello che un genitore può provare in questi momenti, ma mi chiedo se in questi casi poteva prevalere semplicemente il buon senso.
Michele Pacifico
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