MONTEFIRIDOLFI (SAN CASCIANO) – Il gusto intenso dell’integrazione ha il sapore equilibrato e sfizioso di una confettura ai pomodori verdi.
Coltivati con cura, raccolti e cucinati dai giovani diversamente abili dell’Associazione per Crescere Insieme nei laboratori esperienziali outdoor condotti a Montefiridolfi.
La marmellata realizzata con i pomodori verde smeraldo provenienti dall’orto adiacente al circolo Acli della frazione è uno dei frutti migliori, pieni di qualità biologiche e non solo, che racconta l’esperienza di lavoro e integrazione volta ad unire persone normodotate e con abilità differenti nell’ambito del progetto “Strada facendo”.
Realizzato dall’Associazione per Crescere Insieme, in collaborazione con il Comune di San Casciano e cofinanziato con i fondi 8 x 1000 Chiesa Valdese.
Quella dell’ortocultura è una delle attività di “work experience” che l’associazione ha proposto alle persone diversamente abili, con l’intento di inserirle in un ambiente funzionale a ricreare l’atmosfera lavorativa.
Il progetto, che si rivolge a persone adulte con disabilità intellettiva media e grave, ha permesso di sperimentare elementi di autonomia anche attraverso uno specifico laboratorio di ceramica e un’attività di interazione con il tessuto della comunità.
L’iniziativa è stata possibile grazie al sostegno di un cittadino che ha concesso uno spazio nella frazione di Cerbaia e all’attività professionale di Marco Tombelli, ceramista di Montelupo Fiorentino.
“I ragazzi hanno cominciato a prendere dimestichezza con pennelli e tinta – dichiara Sabrina Mangani dell’Associazione per Crescere Insieme – hanno studiato la materia e in pochi mesi si sono resi capaci di realizzare manufatti decorati a mano”.
“Uno degli aspetti positivi di questo progetto – continua – è stato il laboratorio aperto alla cittadinanza e l’angolo del mercatino che abbiamo realizzato insieme ai nostri abili operatori. I ragazzi hanno creato anche dei marcatori per piante in ceramica, utili e funzionali alla coltivazione del loro orto.
“Un bell’esempio di percorso socio-educativo – aggiunge l’assessora alle politiche sociali del Comune di San Casciano, Elisabetta Masti – che può migliorare la qualità della vita di un’intera comunità”.
“Ed essere incisivo – conclude – per lo sviluppo e il potenziamento delle autonomie rivolto alle persone con disabilità cognitiva anche in funzione del progetto dopo di noi”.
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