Come ogni anno in questo periodo mi intrattengo/trastullo andando ad aggiornare i vari grafici e le varie tabelle che mi aiutano ad avere un quadro più chiaro e completo della situazione.
Uno dei miei preferiti, da sempre, è il grafico dell’Uccellino dei Rendimenti dell’indice azionario più usato e facilmente ricostruibile che possiamo avere a disposizione: lo Standard & Poor 500.
Ogni 31 dicembre l’uccellino deposita il mattoncino dei rendimenti nella riga di corrispondenza dell’anno appena trascorso e vola via subito a riprendere un nuovo mattoncino; avrà tempo fino al prossimo 31 dicembre per “decidere” su quale riga andare a depositarlo.
Il 2024, come del resto lo era già stato anche il 2023, è stato un anno piuttosto positivo per quest’indice.
Bene ma… sto alla larga!
Se avessimo una minima preparazione scolastica su cosa è un indice e su come si fa un calcolo probabilistico questo grafico sarebbe sufficiente per guidare le nostre scelte d’investimento per un bel pezzo della nostra vita.
Ovviamente, con gli strumenti che ci sono oggi a disposizione, il risultato è di gran lunga migliorabile rispetto a quello che può offrire un semplice indice azionario ma, mancandoci le basi, non solo non riusciamo a cogliere le possibilità che anche uno strumento così basilare mette a disposizione, ma per qualcuno investire è proprio tabù.
Non è la mia materia ma presumo sia un problema di conoscenza: sappiamo gli effetti di alcool, tabacco e zucchero e anche se qualsiasi medico ci dice che alla lunga fanno male ce ne infischiamo ed andiamo avanti perché nel breve (quasi) sempre non succede niente.
Conosciamo poco e male gli investimenti e anche se da nessuna parte c’è scritto che sono nocivi (anzi, qualcuno con un leggero conflitto d’interesse ci spinge a farne il più possibile di un certo tipo!) li guardiamo con sospetto diventando addirittura per qualcuno una cosa super pericolosa.
Naturalmente non ho né la possibilità né la presunzione di risolvere il problema, l’unica cosa che posso fare è cercare in qualche modo di guidare coloro che hanno deciso di cambiare idea provando ad investire, o indirizzare su una nuova strada coloro che non sono soddisfatti di quello che hanno realizzato sino ad oggi.
Ok, ma come?
L’anno è stato positivo non solo per l’indice sopra menzionato ma per quasi tutte le asset class investibili e per capire cosa si può fare bisogna iniziare guardando che cosa si poteva fare.
Per fare degli esempi mi servirò di uno dei miei portafogli di investimento: “quel bastardo del portafoglio 4” come lo ha affettuosamente soprannominato un mio simpatico cliente (perché lo uso sempre per fare confronti ed esempi). E’ un portafoglio strutturato, composto da una pluralità di asset class ben decorrelate tra loro. Ha l’obbiettivo di essere un buon compromesso; non è il migliore a difendersi, non è il migliore per rendimento, cerca solo di far bene un po’ in tutte le situazioni.
Nel 2024 questo portafoglio ha fatto +17,8%…
… Ma venivamo dal 2022 che è stato un anno finanziariamente molto difficile. Quindi guardandolo a 3 anni…
… Vediamo che è sceso al massimo dell’8% e che ha generato un rendimento medio annuo composto poco inferiore al 6,5%.
Il concetto importante da capire però è che questo tipo di comportamento, per i portafogli ben costruiti, non è occasionale ma bensì lo standard.
Infatti, le oscillazioni sono la caratteristica e non il problema degli investimenti. Se accettiamo questa verità e “paghiamo” il prezzo sopportando le oscillazioni, possiamo avere in cambio degli ottimi rendimenti.
Qui di seguito il solito portafoglio ma in un orizzonte temporale più lungo.
In 12 anni e mezzo, sopportando in ordine sparso la crisi greca, le tensioni tra Stati Uniti e Cina, la Brexit, il Covid, l’invasione Ucraina, la guerra in Medio Oriente, la fiammata inflazionistica del 2022 (e altrettante che non riporto) questo portafoglio è cresciuto del 182% generando un rendimento medio annuo composto dell’8,6%.
In altre parole, 100.000 € investiti nel 2012 sono oggi diventati circa 282.000 €.
Anche se è stata una decade abbastanza fortunata, la storia non vale solo per questi ultimi 12 anni.
Qui di seguito riporto i dati degli ultimi 39 che come è possibile vedere rimangono sostanzialmente invariati, anzi possono essere ulteriormente migliorati aggiungendo ribilanciamenti ed Asset Allocation tattica.
Manualmente si può ricostruire una statistica antecedente al 1986, non essendo nato né l’euro né lo SME (Sistema Monetario Europeo), profonda 70 anni di un portafoglio simile ma i risultati non cambiano.
Conclusioni
Mi scuso con coloro che si aspettavano imbeccate da “ricetta dello sciamano” tipo: compra emergenti ed income cinese e vendi azionario europeo.
Internet strabocca di previsioni di questo tipo; scegliete la prima così, al momento che non funzionerà, potrete dire di averci perso poco tempo.
Se vi piace scommettere comunque personalmente ritengo molto meglio il casinò: c’è più atmosfera e comunque vada si passa una bella serata!
Il consiglio per il 2025 (e per tutti gli anni a seguire) è quello di vendere IMPROVVISAZIONE e di comprare METODO e COMPORTAMENTO; da sempre sono queste le chiavi per riuscire negli investimenti finanziari.
Buon anno.
Biografia e contatti
Umberto Bagnoli è un Consulente Finanziario iscritto all’albo OCF matricola n. 460860.
Oltre alla professione, da anni promuove l’educazione e la cultura finanziaria delle persone attraverso eventi sul territorio. Oggi scrive anche su investireconmetodo.it e sulle omonime pagine Facebook e Linkedin.
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