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sabato 20 Aprile 2024
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    Don Stefano (San Pancrazio) lancia l’appello per gli aiuti umanitari all’Ucraina

    La parrocchia ha aderito alla "chiamata" dell’Arcidiocesi di San Michele Arcangelo di Firenze degli ucraini cattolici di rito bizantino

    SAN PANCRAZIO (SAN CASCIANO) – Anche la parrocchia di San Pancrazio ha aderito all’appello dell’Arcidiocesi di San Michele Arcangelo di Firenze degli ucraini cattolici di rito bizantino.

    “Una scelta doverosa – ci dice il parroco don Stefano Casamassima – anzi necessaria. Stiamo parlando di un popolo fatto di uomini, donne, bambini, costretti a lasciare la tranquillità della loro vita e delle loro case per scappare da una guerra immotivata”.

    “Una sofferenza che non deve passare inosservata – rilancia – e che necessita di tutto il nostro sostegno e aiuto, per quel che ci è concesso. Per questo il mercoledì delle ceneri abbiamo pregato anche per tutti i popoli schiacciati dalle sofferenze e dalle paure, dall’incertezza e dalla violenza inaudita che ogni guerra si porta con sé”.

    “Il mio invito – aggiunge – è poi quello di aderire, per quello che ognuno riesce a dare, alla richiesta di aiuti umanitari inviatoci da don Volodymyr Voloshyn, rettore e parroco”.

    Di seguito la lettere del Rettore.

    “Carissimi fratelli e sorelle!

    Come sapete tutti adesso l’Ucraina si trova in piena guerra, iniziata già nel 2014. In questi otto anni la guerra ha lasciato le ferite profonde nella vita di molti nostri connazionali e ha portato 13.000 morti.

    A queste migliaia di morti bisogna aggiungere altri 352 civili di cui 16 sono i bambini, morti in soli ultimi cinque giorni. Siamo forti quando stiamo insieme. Ecco perché è importante unire tutte le nostre forze e le risorse qui in Italia, per sostenere miglia di persone colpite dalla guerra che continua ancora e porta tanti morti.

    Dal grido dei poveri siamo chiamati di riunirsi per aiutare con l’urgenza gli sfollati, i rifugiati, i feriti di cui in primo piano sono gli anziani e bambini.

    La parrocchia ucraina di Firenze, con il sostegno dell’Ufficio per la Pastorale delle Migrazione dell’Arcidiocesi di Firenze ha elaborato un piano di aiuti umanitari destinati alle vittime della guerra in Ucraina.

    Il piano sicuro e trasparente riguarda l’organizzazione della spedizione di aiuti umanitari richiesti dalla Caritas e da una parrocchia di riferimento a livello dell’Arcidiocesi di Leopoli in Ucraina.

    Quindi la parrocchia ucraina dell’Arcidiocesi di Firenze si impegna ad aiutare l’Arcidiocesi di Leopoli e può assicurare che gli aiuti necessari possano arrivare in modo mirato e efficace. La prima spedizione con camion parte della nostra parrocchia il 11 marzo.

    In questi giorni vogliamo intensificando la raccolta di seguenti tipi di aiuto:

    1. Il denaro

    La Diocesi di Firenze ha deciso di sostenere la raccolta fondi decisa da Caritas Italiana (Bonifico Bancario. Causale “Europa-Ucraina”. Unicredit. Via Taranto n.49 Roma – IT 88 U 02008 05206 000011063119. Conto Corrente Postale n.347013).

    Ma anche in parrocchia stiamo avviando una raccolta fondi. Il momento centrale di questa colletta sarà la domenica 6 marzo.

    Tuttavia ognuno potrà offrire il suo contributo anche in un altro momento utilizzando le seguenti coordinate bancarie del conto corrente della parrocchia ucraina che ha la sede legale in chiesa rettoria SS. Simone e Giuda: Iban: IT86L0503402801000000008120, intestato a “Chiesa Rettoriale dei Santi Simone e Giuda”. In causale vi chiediamo di scrivere il nome del donatore e il seguente testo: “contributo per le vittime di guerra in Ucraina”

    2. I viveri

    Stiamo raccogliendo i prodotti alimentari di lunga conservazione: pasta, sugo, riso, legumi, carne, tonno ed altri prodotti in scatolette, olio di olive e di girasole. Alimentazione (omogenizzati, frutta secca…) e i pannolini per i bambini.

    3. I farmaci

    Emostatici, antidolorifici, anticoagulanti, antistaminici, antinfiammatori, antipiretici. VAC apparecchi e ricambi; kit per sutura e per il trattamento delle ferite; bisturi monouso sterili; ghiaccio istantaneo, acqua ossigenata, disinfettanti (presidi medico chirurgici) e per le mani; benda (coesiva, orlata, elastica, oculare, all’ossido di zinco), compressa garza 16 strati sterile 10×10 e compresse TNT sterili e non sterili; medicazione sterile; cerottini sutura, guanti monouso e chirurgici sterili. I pannoloni per gli adulti.

    4. Coperte di lana e le coperte isotermiche (oro); i letti (brandine) pieghevoli con materasso (20-40 pz.); i materassi, i cuscini, la biancheria per il letto; i generatori di corrente a gasolio (5-10 kW); le motoseghe (lama 70 cm.).

    I prodotti per l’igiene: bagnoschiuma, shampoo, sapone liquido per le mani, assorbenti. I detersivi liquidi per la lavatrice e per la pulizia ecc. Vogliamo che la parrocchia ucraina di Firenze sia un punto di riferimento per chi vuole partecipare nella raccolta di tutti aiuti umanitari sopraelencati.

    Ogni parrocchia può raccogliere i bene sopra indicati e poi, fissando il giorno e l’orario in cui portare il materiale, telefonando al parroco (Don Volodymyr – 329 355 2779). L’indirizzo della parrocchia: Via dei Lavatoi, 3. Chiesa dei Santi Simone e Giuda. In centro di Firenze, davanti a “Vivoli”.

    Carissimi donatori, a nome dei fedeli della nostra parrocchia e mio personale vi esprimo un mio sincero ringraziamento per la vostra preghiera, la vicinanza e per il vostro aiuto che fate dal cuore per il popolo ucraino colpito dalla guerra”.

    L’invito è quindi quello di donare e aiutare il popolo ucraino, portando direttamente quello che ognuno riesce a dare alla chiesa dei Santi Simone e Giuda di Firenze, oppure alla Pieve di San Pancrazio.

    “ L’umanità delle persone ha fatto la differenza all’inizio della pandemia, quando tutti eravamo sopraffatti dalla paura per l’avanzata del virus – conclude Padre Stefano – e ci siamo uniti facendoci forza l’un l’altro, aiutandoci e sostenendoci a vicenda. Ora è il momento di non lasciarci sopraffare nuovamente dalla paura, ma di pensare ad essere un aiuto e un supporto necessario per un popolo intero costretto ad affrontare la follia della guerra. Non abbandoniamoli”.

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

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