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giovedì 18 Aprile 2024
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    Il boato, il bancomat che salta per aria: le testimonianze dopo il furto a Cerbaia

    Tutti i dettagli della notte di paura vissuta in paese. Le parole di chi ha sentito tutto. Le immagini

    CERBAIA (SAN CASCIANO) – Il bancomat della banca in piazza del Monumento, a Cerbaia, lo avevano ri-attivato solo da mercoledì, dopo il fallimento dell'"operazione" dello scorso 11 aprile.

     

    Quando un tecnico aveva trovato un congegno esplosivo che non aveva portato a termine la sua "missione". E da lì era partita una giornata convulsa a Cerbaia.

     

    Un forte boato alle 4.50 di venerdì 29 aprile ha svegliato buona parte della frazione di Cerbaia: qualcuno ha pensato subito a una scossa di terremoto.

     

    In realtà il boato è stato causato da una carica di esplosivo piazzata nel bancomat della Banca Monte di Paschi di Siena, in via Volterrana, facendo saltare non solo il bancomat ma devastando buona parte dell’interno della banca.

     

    Non solo: nel palazzo con entrata in via Bellucci con il quale confina la banca, si sono distaccati dei pezzi d’intonaco mentre per le scale si sentiva ancora dopo ore cattivo odore di polvere da sparo.

     

    Sul posto, oltre ai carabinieri della Stazione di San Casciano, è intervenuta anche una squadra dei vigili del fuoco per accertare che il palazzo non fosse stato danneggiato dall’esplosione, oltre alle guardie giurate.

     

    Un colpo stavolta andato a buon fine da parte dei ladri, anche se ancora non è certo quanto siano riusciti a portare via. Il bancomat infatti era stato riattivato solo mercoledì 27 aprile dopo il fallimento dello scorso 11 aprile.

     

    "Di solito a quell’ora passa la guardia giurata- ci racconta un signore che abita vicino alla banca – mentre alle 4.00 arriva il furgone a scaricare il latte al bar e alle 5 scaricano i giornali all’edicola".

     

    Quindi i malviventi hanno atteso che la piazza si “liberasse”… : "Penso di sì – riflette l'uomo – forse erano nascosti da qualche parte. Oltre al boato ho visto un gran fumo, dopo poco ho sentito una macchina partire a gran velocità, ma sono sempre rimasto chiuso in casa, non sono uscito anche perché cosa avrei potuto fare? E se poi fossero stati armati? Avrei rischiato per nulla perché poi se gli fai qualcosa sei un delinquente e se ti ammazzano tu sei un bischero!".

     

    Un’altra persona che abita nel palazzo ha riferito di avere sentito partire una macchina ma non ha saputo dire né il modello e nemmeno da quale parte si siano diretti.

     

    Nel frattempo sono arrivati anche i carabinieri della sezione di Firenze del gruppo investigazioni scientifiche, che hanno repertato alcuni oggetti utili alle indagini.

     

    Sembra che i malviventi abbiano usato quella che in gergo chiamano “marmotta”, ovvero due lastre con all’interno polvere esplosiva, che con una specie di asta danno all’interno di questa una scarica elettrica facendo così esplodere… la “marmotta”. A quel punto è fatto.

     

    Sul posto anche il capitano dei carabinieri Stefano Caneschi, comandante della Compagnia di Scandicci, mentre i suoi uomini acquisivano le immagini riprese dalle telecamere della banca. Le indagini sono così scattate e al momento c’è il comprensibile riserbo.    

    di Antonio Taddei

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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