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giovedì 18 Aprile 2024
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    Il sindaco di San Casciano Ciappi: “Non molliamo adesso. Con il virus è una lotta contro il tempo”

    Il primo cittadino sancascianese è tornato a parlare dopo settimane in una diretta Facebook: "Abbiamo 81 positivi nel comune. Aumento di contagi da scongiurare in ogni modo"

    SAN CASCIANO – E’ tornato a parlare, dopo settimane, in diretta su Facebook il sindaco di San Casciano, Roberto Ciappi.

    A margine di un periodo di risalita, anche a San Casciano, dei contagi da Covid-19.

    “La comunità sancascianese – ha iniziato Ciappi – come tante altre, sta affrontando un nuovo periodo di restrizioni. Anche da noi dalla scorsa settimana si è registrato un aumento di contagi, dopo un periodo in cui erano constantemente diminuiti, o erano rimasti stabili”.

    “Attualmente – ha informato la cittadinanza – i casi positivi sono 81 in tutto. Ci sono stati anche momenti in cui abbiamo visto molti più contagi nel nostro territorio, ma non per questo dobbiamo mollare. Anzi, vedendo gli aumenti quotidiani dobbiamo essere sempre allerta”.

    “Abbiamo da tempo istituito un ufficio Covid in Comune – ha ricordato – che è un punto di riferimento per tutte le persone positive e in isolamento. Cerchiamo di dare il massimo dell’assistenza a tutti”. 

    Ha poi posto l’accento sui “problemi di decoro dovuti all’asporto: cartacce, cestini sempre più pieni, cartoni di pizza”.

    “In particolare – ha aggiunto Ciappi – sono ragazzi che per un po’ di socialità cercano spazi per stare assieme. E spesso, purtroppo, senza il massimo della sicurezza. E questo può provocare dei problemi”.

    “A chi gestisce bar, pizzerie, ristoranti – ha ribadito – sono stati chiesti grandi sacrifici, nonostante rispettino al massimo le norme: gli sforzi che abbiamo fatto e che continuiamo a fare, viviamoli con la consapevolezza che questo serve per ridare indietro qualcosa anche a chi in questo momento soffre”.

    “Cerchiamo di scongiurare l’aumento dei contagi – ha esortato – perché sarebbe un problema per tutti noi. Vorrebbe dire vanificare tutti i sacrifici fatti”.

    “Chiedo di riflettere a cosa vorrebbe dire tornare in zona rossa – ha ricordato facendo riferimento al Dpcm che entrerà in vigore dal 6 marzo – non solo tante attività chiuse, ma vedere anche le scuole di ogni ordine e grado chiuse. Dagli asili nido in su. E questo vuol dire didattica a distanza, difficoltà familiari nel conciliare il lavoro con il dover seguire i figli. Con i conseguenti sacrifici e disagi”.

    “La nostra è una corsa contro il tempo – ha concluso Ciappi – fra vaccini da un lato e contagi in aumento dall’altro”.

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

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