SAN CASCIANO – “E' un episodio che dimostra come talvolta ci siano forme di espressione di contrasto e avversione che non rappresentano per nulla il modo di sentire di San Casciano”.
Sono le parole con le quali il sindaco Massimiliano Pescini, nel corso dell’ultima seduta del consiglio comunale, ha commentato il grave episodio di vandalismo che ha colpito la squadra dei cacciatori di Mercatale.
E proprio il sindaco Pescini (vedi foto) ha partecipato al pranzo del 25 aprile che, nonostante tutto, i cinghialai hanno voluto organizzare proprio a Valigondoli.
L’incendio, scoppiato a Valigondoli, ha causato la distruzione del quartier generale dei cinghialai, un fatto spiacevole di cui anche il Consiglio comunale si è occupato ponendo all’ordine del giorno la domanda di attualità presentata dal consigliere Ferdinando Maida (Pd).
“Ho portato l’argomento all’attenzione del sindaco e del consiglio comunale – ha spiegato Maida – per esprimere tutta la nostra vicinanza ai cacciatori, gruppo attivo e dinamico che si è sempre prodigato, con iniziative concrete, a favore della comunità; l’obiettivo di questo documento è quello di fornire un supporto morale ai cinghialai perché tornino ad avere fiducia e ripartano con nuove iniziative”.
Nello specifico il consigliere comunale ha chiesto al sindaco se e quali siano le novità rispetto all’individuazione dei responsabili.
“Si attendono le indagini e gli esiti delle verifiche effettuate dagli organismi competenti – ha risposto il sindaco – la cosa certa è che si tratta di un fatto grave anche perché è la seconda volta che accade, spero che i cinghialai possano tornare ad utilizzare l’immobile dopo avere verificato i danni e gli oneri necessari alla ricostruzione”.
Oltre ai consiglieri comunali, sono i contradaioli di San Casciano ad aver espresso solidarietà nei confronti dei cacciatori. In occasione della manifestazione “Fiori e Pittori” i rappresentanti delle cinque contrade hanno cucinato e servito carne alla brace per centinaia di persone riuscendo a raccogliere una discreta somma da destinare ai cacciatori.
“Il nostro vuole essere un gesto simbolico e concreto allo stesso tempo – dicono dalle contrade – con cui manifestare tutto il nostro sostegno ai cinghialai; un’occasione che abbiamo messo in piedi in breve tempo per dire loro che non sono soli e possono contare sulle nostre piccole forze”.
di Redazione
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