TOSCANA – "A causa dell'aumento della popolazione dei caprioli, rischiamo di perdere fino al 40% della produzione".
Il nuovo allarme lo lancia Ritano Baragli di FedAgriPesca di Confcooperative Toscana e presidente della Cantina sociale Colli Fiorentini.
I vigneti impiantati in primavera vengono puntualmente distrutti dagli animali che, non avendo più a disposizione erba fresca ormai secca per il caldo, vedono nei germogli un pasto prelibato.
"E non riguarda solo le barbatelle, ma anche il bosco, in particolare nella parte che è stata oggetto di tagli" sottolinea Baragli.
La popolazione dei caprioli è in continua crescita: "La Regione Toscana lo sa bene – prosegue Baragli – e quanto fatto fino ad adesso non è assolutamente sufficiente. E' necessario intervenire per bloccare la riproduzione incontrollata di caprioli e in generale degli ungulati. Rischiano le nostre attività produttive, il lavoro delle persone. Rischiamo di compromettere la biodiversità del nostro territorio".
Le perdite sono già ingenti: "Alcune aziende possono vedere andare in fumo anche un intero anno di raccolto – continua Baragli – la media è tra il 30-40% di produzione danneggiata. Gli attacchi degli animali rallentano la crescita dei vigneti nuovi, impiantati di recente, compromettendo anche i raccolti futuri".
"Non è un semplice allarme il nostro, ma una vera e propria emergenza" conclude Baragli.
di Redazione
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