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mercoledì 16 Luglio 2025
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    Comitato di Vallina: “I sindaci lavorino allo sblocco del doppio ponte. Ma non basta”

    "In attesa dell'opera servono interventi immediati per garantire sicurezza a residenti e automobilisti. Ecco quali"

    VALLINA (BAGNO A RIPOLI) – Ieri, giovedì 18 luglio, la presa di posizione ufficiale dei sindaci di Bagno a Ripoli (Francesco Casini) e Pontassieve (Monica Marini), che sul doppio ponte di Vallina comunicavano lo stop al ministero, chiedendo contestualmente che il ministro alle infrastrutture Danilo Toninelli si prendesse in carico la questione.

     

    Oggi, alla luce delle problematiche quotidiane della SP34, degli incidenti, della perciolosità per chi vi transita e per chi vive lungo il suo corso, è il Comitato di Vallina (per bocca di Elena Mechi) a esprimere la sua opinione. E fare le sue richieste alle istituzioni.

     

     

    Elena, ancora incidenti sulla SP34 a Vallina. Cosa dice il comitato?

     

    "La situazione viaria in Vallina, frazione del comune di Bagno a Ripoli situata lungo la SP34, è insostenibile. Lo dimostrano i due incidenti avvenuti in questi giorni a poche ore di distanza l'uno dall'altro, e simili episodi accaduti regolarmente nel corso degli ultimi anni". 

     

    Al di là del percorso sul doppio ponte, che richiede ancora tempo, cosa chiedete?

     

    "Chiediamo anzitutto la messa in sicurezza della strada SP34, tanto per i pedoni quanto per gli automobilisti. In altri termini, riteniamo che la strada, proprio per la elevata densità di traffico che la caratterizza, debba essere dotata al più presto di adeguati attraversamenti pedonali e di un impianto semaforico con telecamere su ambo le direzioni, in modo da consentire ai residenti l'uscita in tranquillità dai loro posti auto. Pensiamo inoltre che sia fondamentale munire la strada di una adeguata illuminazione, di una segnaletica stradale (orizzontale e verticale ben visibile anche di notte), di un parcheggio e di un marciapiede sicuro percorribile anche da passeggini per bambini e carrozzine per persone con disabilità. Sempre ai fini della sicurezza viaria, sarebbe importante una continua pulizia dei lati della carreggiata, affinché non vi siano annidamenti di animali che con il loro passaggio potrebbero causare incidenti agli automobilisti". 

     

    Cosa potrebbe fare secondo voi, nonostante la strada sia nella responsabilità della Città Metropolitana, l’amministrazione comunale di Bagno a Ripoli?

     

    "Ferma restando la responsabilità della Città Metropolitana di Firenze relativamente alla gestione e manutenzione della SP34, il Comitato di Vallina si sarebbe aspettato dai sindaci di Bagno a Ripoli, Fiesole, Pontassieve e Firenze una pubblica e univoca presa di posizione in merito all'ennesimo stop che la Soprintendenza ha ingiunto alla realizzazione del doppio ponte di Vallina, nonostante il procedimento di Via adottato dalla Regione Toscana nello scorso maggio. Apprendiamo che ciò è avvenuto in parte è soltanto a seguito degli ennesimi incidenti automobilistici verificatisi sulla SP34 proprio all'interno del centro abitato di Vallina. Colgo l'occasione per ricordare che la cosiddetta "Variante dell'abitato di Vallina", essenziale per la sicurezza stradale, la qualità dell'aria, l'inquinamento acustico e la fluidità del traffico della zona, gode della completa copertura finanziaria (Fondo Unico di 54,36 milioni di euro) prevista dalla Legge di Stabilità 2016".

     

     

    Cosa vuol dire, infine, vivere ogni giorno a Vallina. Ce lo racconti…

     

    "Gli abitanti della frazione di Vallina devono quotidianamente fare i conti con una strada ad alta percorrenza che taglia trasversalmente il loro centro abitato. E che risulta ad oggi totalmente priva di ogni più elementare garanzia di sicurezza, tanto per i pedoni quanto per gli automobilisti. Segnalo che nel lavoro di riqualificazione della viabilità automobilistica e pedonale di Vallina, oltre al compimento dell'infrastruttura dei due ponti sull'Arno denominata "Variante dell'abitato di Vallina", potranno parallelamente articolarsi progetti utili alla riorganizzazione dell'attuale argine del fiume Arno. Tra i vari progetti vi è la passerella ciclopedonale tra Vallina e Combiobbi e la realizzazione della ciclovia del sole, ovvero di un percorso pedociclabile lungo l'Arno da Vallina a Bagno a Ripoli. Nella volontà di Anas c'è inoltre il proposito di realizzare un grande parco fluviale agricolo per la collettività, uno spazio lungo l'ansa del fiume sul lato di Fiesole che al contempo valorizzi il patrimonio rurale e le testimonianze archeologiche in esso presenti. Tutte iniziative volte a migliorare la qualità della vita di coloro che abitano nei comuni fisicamente interessati dal progetto. Viene da chiedersi a tal proposito se tra le preoccupazioni di sostenibilità ambientale che animano i funzionari della Soprintendenza e i membri delle associazioni ecologiste contrarie al progetto, vi sia anche la considerazione dell'imprescindibile esigenza di salvaguardare e migliorare la salute e la vita delle persone".

    di Matteo Pucci

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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