FIRENZE – L’avanzare dei contagi da Covid-19, spinti in particolare dalla variante Omicron, e le nuove restrizioni hanno “congelato” le prenotazioni negli agriturismi toscani per Capodanno e per il ponte della Befana.
Il cauto ottimismo di alcuni operatori e associazioni di categoria di appena sette giorni fa sta lasciando gradualmente spazio all’incertezza.
A dirlo è una stima di Coldiretti Toscana che parla di “situazione in evoluzione” per la prima regione italiana per accoglienza rurale, con una rete composta da 5mila strutture, 84mila posti letto e 60mila posti a tavola.
“Gli effetti delle crescenti preoccupazioni per gli effetti della variante Omicron, e l’alto numero dei contagi stanno portando in molti casi a disdette. Le strutture che offrono pernottamento sono quelle che soffrono di più, va meglio per le strutture che propongono ristorazione” spiega Luca Serafini, presidente Terranostra Toscana.
“Disdette e mancate prenotazioni – spiega ancora – sono legate in parte all’obbligatorietà di presentare il green pass per accedere alle strutture, ed in misura maggiore al crescente tasso di positività e alle quarantene preventive che praticamente stanno condizionando la normalità di moltissime famiglie. Stiamo navigando a vista. Le buone previsioni di un mese fa sono state spazzate via”.
“A pagare il prezzo più salato sono – sottolinea Coldiretti – le strutture impegnate nell’alloggio, nell’alimentazione, nei trasporti, divertimenti, shopping e souvenir con la cancellazione di molti eventi legati al Capodanno nelle località turistiche, a partire dalle tradizionali feste in piazza”.
“In montagna – riprende l’associazione agricola – gli effetti si fanno però sentire sull’intero indotto delle vacanze, dall’attività dei rifugi fino alle aziende agricole con le attività di allevamento e coltivazione impegnate a garantire le forniture alimentari”.
“Proprio dal lavoro di fine anno dipende buona parte della sopravvivenza delle strutture agricole che – conclude il presidente di Terranostra – svolgono un ruolo fondamentale per il presidio del territorio contro il dissesto idrogeologico, l’abbandono e lo spopolamento”.
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