MELETO (GREVE IN CHIANTI) – Sabato 7 maggio saranno passati 289 giorni. Meno di un anno da quell’alba di fiamme e fuoco che, fra il 21 e il 22 luglio, nella zona artigianale di Meleto, spazzò via la Falegnameria Andreoni.
Un incendio devastante, che ridusse l’azienda della famiglia Andreoni a un cumulo di macerie fumanti.
Ci andammo anche di persona, il giorno dopo. E vedemmo con i nostri occhi persone spezzate ma non sconfitte.
E ce lo confermarono anche con le loro parole: “Il fuoco di un incendio non può cancellare il fuoco della passione” disse Stefania Andreoni.
Una famiglia che si è data subito da fare, rimboccandosi le maniche. Trovando da un lato una sede provvisoria per continuare nell’attività.
E, soprattutto, dall’altro lato cominciando a ricostruire. Lo raccontammo anche nel settembre scorso, quando Giorgio Andreoni venne insignito del riconoscimento di Cittadino Emerito durante l’Expo del Chianti Classico.
Il cantiere è andato avanti spedito. E la nuova “casa” degli Andreoni è sorta, letteralmente, dalle sue ceneri. Una sorta di araba fenice che guarda al futuro sfidandolo. Occhi negli occhi.
E che sabato 7 maggio si presenterà ufficialmente a tutti coloro che vorranno farle visita.
In via di Meleto 2, dalle 17 alle 19, inizia un nuovo capitolo: e mai come in questo caso è giusto che sia una festa di tutti.
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