“Mi sto facendo bella per venirti a salutare, un lucidalabbra leggero niente di che… lo considero un segno di cura per noi stessi e la nostra anima, dedicato soprattutto a Te che tenevi tanto alla “bellezza” interiore ed esteriore, all’armonia delle parole e delle azioni, allo sguardo inclusivo sul mondo, alla capacità di esserci e ed esserci per l’altro.
In questi giorni non ho fatto altro che scrivere di te, cara Marina, tra un pianto e l’altro, in veste giornalistica.
Ora finalmente voglio farlo da amica, da persona che ti ha voluto tanto bene e che ha ricevuto sentimenti altrettanto profondi legati al senso di accoglienza che pervadeva ogni tua espressione, al tuo essere vicina in ogni circostanza, così elegante e mai sopra le righe, nei momenti difficili e nelle occasioni in cui abbiamo gioito insieme. E sono state tante.
Se mi fermo un attimo a pensare tornano alla mente tante prime volte che ho condiviso con te… la prima volta, ad esempio, che ho accarezzato consapevolmente Elia, quasi in fasce, me lo hai insegnato tu ad un corso di massaggio neonatale a Cerbaia… .
La tenerezza a fior di pelle… 13 anni fa… . In quell’occasione ci siamo conosciute ed è scattata subito una forte intesa.
E poi, dopo qualche anno, ti ritrovo a fare l’assessore… che emozione è stata!
Quante iniziative, quanti progetti, quanti eventi abbiamo realizzato insieme, fianco a fianco, e quante idee si sono tradotte in opportunità concrete, in momenti di crescita e di arricchimento.
Mi rendevi sempre partecipe di tutto, mi coinvolgevi attivamente, mi facevi sentire importante e utile.
Ed io adoravo immensamente lavorare con te e tutto ciò che si muoveva dentro al tuo cuore che per me era fonte di ispirazione, di valori e principi, di sensibilità che non avevano mai nulla di scontato, di risorse preziose cui attingevo ogni volta, senza risparmiarmi.
Sei stata una forza che ha innovato, ha sperimentato, ha rivoluzionato, ha costruito, talvolta dal nulla, pagine di una storia vita, vera, della quale ci facevi essere tutti parte integrante.
Sei stata un passo dopo l’altro che ha fatto camminare la nostra comunità lungo il viale dei diritti, della relazione umana.
Il mio pensiero di oggi per te ne racchiude tanti altri, infiniti. Mi limito a rievocare queste parole che sono poi quelle che ti ritraggono in una delle foto che ti ho scattato nella dimensione che entrambe amavamo tanto comunicare, la scuola:
RESPONSABILITA’
GIOIA
MERAVIGLIA
INCLUSIONE
AMICIZIA
RISPETTO
Per mei sei tutto questo, Marina.
Mi sto preparando con il cuore in pace, come avresti voluto tu, al distacco da una persona speciale, carica di umanità che è entrata nella mia vita con una ‘carezza’ e ne esce con un abbraccio pieno di amore.
Ti voglio bene Marina!
Cinzia Dugo
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