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domenica 20 Luglio 2025
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    Appello delle Guide Ambientali Escursionistiche toscane alla Regione: “Si proteggano i boschi!”

    "Boschi e foreste di ampie zone della Toscana sono sottoposte a un sempre crescente disboscamento dagli effetti devastanti. Assistiamo sconcertati alla distruzione di sentieri, mulattiere e strade di bosco"

    TOSCANA – Riceviamo e pubblichiamo la lettera inviata alla Regione Toscana (a Leonardo Marras, assessore a economia, attività produttive, politiche del credito e turismo; Monia Monni, ambiente, economia circolare, difesa del suolo, lavori pubblici e Protezione Civile; Stefania Saccardi, agro-alimentare, caccia e pesca) da oltre 50 Guide Ambientali Escursionistiche del territorio toscano.

    “I boschi toscani – dicono – sono sempre più a rischio a causa di una gestione industriale senza scrupoli che, spinta da interessi economici predatori, non considera questi ambienti come un ecosistema fondamentale per migliaia di specie, ma li considera semplicemente luoghi da sfruttare per soldi facili e immediati”.

    Le Guide Ambientali Escursionistiche sono “sconcertate e preoccupate da una situazione che rischia di compromettere o alterare l’ambiente naturale e di conseguenza anche la fruizione turistica, importante settore che si sta sempre più sviluppando nel territorio toscano e che deve essere tenuto nella giusta considerazione”.

    “Il dibattito che si registra sempre più diffusamente nei territori sui metodi di gestione delle foreste e boschi – rilanciano –  vede perciò anche le Guide Ambiuentali Escursionistiche come protagoniste”.

    “La questione è di vitale importanza – dicono ancora -e deve essere considerata a fondo dagli amministratori. I gruppi escursionistici che transitano all’interno di boschi di grande valore naturalistico e paesaggistico, si trovano al cospetto di tagli che sembrano piuttosto delle vere e proprie catastrofi innaturali”.

    “A questo – concludono – va aggiunto che la sicurezza della popolazione è messa a rischio persino su tracciati come la francigena, con passaggio di mezzi pesanti, cataste di legna pericolose e sentieristica distrutta. Fatti che aumentano il rischio per l’incolumità di guide ed escursionisti. Proprio la Regione ha le redini della situazione, essendo la legge regionale oltremodo permissiva, fatta in modo da lasciare campo libero alle imprese forestali”.

    Qui di seguito la lettera.    

    Le Guide Ambientali Escursionistiche sono oggi i professionisti di punta per la scoperta del territorio e delle bellezze naturalistiche attraverso un turismo lento e di cultura.

    In Toscana sono diffuse in tutte le province ed operano dal mare alla montagna, coinvolgendo decine di migliaia di turisti, sia italiani che stranieri, favorendo così un notevole apporto ai settori produttivi collegati (strutture ricettive, musei, aree naturali protette, ristoratori…)

    Presupposto fondamentale del nostro lavoro è quello di poter usufruire di un territorio naturalisticamente di pregio, che offre molte opportunità e sfaccettature, un territorio ricco di sentieri segnalati, riserve naturali e aree protette di vario genere.

    Oggi purtroppo il nostro lavoro sta però attraversando delle difficoltà importanti, dovute ad un crescente sfruttamento di tipo industriale del territorio.

    In particolare, boschi e foreste di ampie zone della Toscana sono sottoposte ad un sempre crescente disboscamento dagli effetti devastanti, sia a livello paesaggistico e naturalistico, sia a livello della semplice fruizione.

    Assistiamo sconcertati alla distruzione di sentieri, mulattiere e strade di bosco, completamente stravolte da enormi mezzi meccanizzati assolutamente fuori luogo per questi territori.

    Si riscontrano danni alla sentieristica perfino su tracciati importanti come la via Romea Sanese e sentieri di raccordo della via Francigena.

    Danni si riscontrano dall’Amiata al Mugello, dal Chianti alle Colline metallifere, ed ovunque vi siano tagli boschivi di grande portata si rilevano problemi che arrecano difficoltà per la nostra professione.

    Risulta inoltre incomprensibile tutto ciò se, oltre tutto, le aree interessate da una tale devastazione sono poste sotto tutela da vincoli naturalistici e paesaggistici. Non è più possibile tollerare lo stato attuale della gestione boschiva.

    Il paesaggio e gli ecosistemi naturali debbono essere tutelati esattamente come deve esserlo un monumento storico di rilievo.

    Che siano essi boschi pubblici o privati, essi garantiscono uno sviluppo collettivo di un nuovo modo di fare turismo, garantiscono dei benefici in termini concreti, (aria salubre, protezione dalla siccità, svago e fruizione sportiva), che coinvolgono tutta la popolazione.

    Come Guide Ambientali Escursionistiche chiediamo dunque che la Regione Toscana, attraverso i suoi organi competenti, si affretti a risolvere la situazione, prima che il livello di degrado sia tale da compromettere l’accesso e dunque il turismo in intere fette di territorio.

    Non possiamo pensare che il consiglio regionale e gli uffici tecnici competenti non siano in grado di comprendere l’urgenza e l’importanza di un’azione rapida di tutela.

    Ci aspettiamo dunque delle risposte concrete ed urgenti e siamo disponibili ad un confronto istituzionale in ogni sede opportuna.

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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