SAN CASCIANO – “Ogni cittadino ha diritto a dire la sua, come ogni associazione ha diritto a difendere il proprio operato, l'unica verità è che tutti devono avere rispetto delle leggi e degli altri".
Inizia così la riflessione dell'assessore alle feste e tradizioni popolari Roberto Ciappi, in merito alle polemiche roventi sul ruore causato dalle feste al Parco del Poggione (e non solo) che in questi giorni stanno "popolando" a più non posso la nostra seizione delle "Lettere al giornale" (clicca qui per leggerle).
Una situazione che a volte è anche sfuggita di mano, come conferma lo stesso assessore Ciappi ricordando una vicenda di un paio di anni fa.
"Quando mi sono recato dai carabinieri – svela – e, nonostante l'accaduto, non ho voluto procedere con la querela per evitare di creare problemi alla signora Anna (Polcri Nencioni, della quale abbiamo pubblicato la lettera nei giorni scorsi, clicca qui per leggerla, n.d.r.). Ritengo che offendere, diffamare, come ha fatto nei miei confronti, in presenza di decine di testimoni, sia a dir poco irrispettoso".
"E non per il ruolo che ricopro – tiene a dire – ma in quanto persona. Il comitato che le piace tanto sbandierare ha preso le dovute distanze dal suo gesto e dalle minacce fatte alle associazioni di volontariato e non solo".
"Voglio precisare – dice ancora – che nessuno della giunta comunale ha mai rifiutato un incontro pubblico con i cittadini che intendono esporre questioni di vario genere. Se il gruppo di persone che affronta e si occupa delle problematiche del Poggione decide di non coinvolgerla, questo prescinde da noi e non deve in alcun modo ricadere sulle nostre responsabilità".
"Detto questo – entra nel merito – sono convinto che i regolamenti che disciplinano le attività organizzate nell’area del Parco Dante Tacci, compreso quello del rumore, debbano essere fortemente modificati, perché sono cambiate le esigenze e maggiori sono la chiarezza e le garanzie richieste dai cittadini".
"Da alcuni mesi – annuncia – stiamo elaborando un nuovo piano, che fissa un numero di eventi in deroga assai limitato rispetto a quello attuale. Abbiamo effettuato alcune simulazioni in collaborazione con l'assessore all’ambiente Consuelo Cavallini e gli uffici comunali in modo da concedere le deroghe soltanto in percentuale rispetto al numero dei giorni di ogni singola manifestazione".
"Mi spiego meglio con un esempio – dice Ciappi – fino ad ora nel caso in cui per un’iniziativa si chiedeva una deroga straordinaria per l’intera durata della manifestazione (10 giorni) questa veniva concessa, con la modifica in corso di elaborazione il Comune autorizzerà il raggiungimento dello stesso numero di decibel fino alle 24.30 soltanto per 4 giorni e non per tutti e 10 giorni".
"Di conseguenza – ricorda – le deroghe straordinarie passerebbero da poco meno di 40 a circa 15 e quelle ordinarie a non più di 5 all'anno. Mi sento di dire che è volontà dell'amministrazione comunale tutelare tutti i cittadini e continuare a offrire opportunità culturali, ludiche e di divertimento alla comunità".
"Il nostro obiettivo – conclude – è raggiungere un buon compromesso che rispetti il diritto al riposo e al contempo favorisca la vitalità del nostro paese. Nulla da dire sul suo diritto a contestare e reclamare intorno a questioni di interesse collettivo; quello che non accetto è la maleducazione, l'arroganza con la quale si è posta. Solo per chiarezza io sono un assessore, non ho alcuna titolarità a rilasciare permessi che invece vengono erogati sulla base di un regolamento approvato in consiglio comunale”.
di Matteo Pucci
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