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venerdì 28 Marzo 2025
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    Biotestamento, già 120 richieste per l’ambulatorio di Firenze dove scegliere le cure future

    La raccolta delle disposizioni anticipate di trattamento (Dat) e la stesura dei piani condivisi di cura (Pcc) è stata istituita all'ospedale Santa Maria Annunziata

    FIRENZE – Da aprile a oggi già 120 richieste di incontri per il primo ambulatorio fiorentino dove i cittadini e i pazienti possono rivolgersi per avere risposte e consigli per esprimere le proprie volontà in materia di trattamenti sanitari, il cosiddetto “Testamento biologico”.

    Ovvero il servizio per la raccolta delle disposizioni anticipate di trattamento (Dat) e la stesura dei piani condivisi di cura (Pcc) è stato istituito all’ospedale di Santa Maria Annunziata a Ponte a Niccheri, nel reparto di nefrologia, e conta su un team multiprofessionale e multidisciplinare.

    Un’iniziativa che alla sua nascita, nell’aprile scorso, è stata accolta con plauso dall’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della provincia di Firenze.

    “Abbiamo avuto moltissime richieste da parte di cittadini dell’area fiorentina ma non solo, giovani e anziani, così abbiamo potenziato l’offerta, ampliando l’apertura dell’ambulatorio”, rivela Alessandro Toccafondi, lo psicologo del team.

    “Il 70% dei richiedenti – spiega – è composto da persone verosimilmente in salute, senza particolari patologie, che vogliono informazioni e supporto per la stesura delle Dat: un terzo di queste sono già state completate. Il 30% di chi si rivolge a noi invece ha una patologia più o meno importante, e ci contatta per stendere i Pcc”.

    Che cosa viene chiesto alla squadra dell’ambulatorio? “Tutti vogliono avere informazioni rispetto a cosa sia il biotestamento – afferma Toccafondi – su cosa definisce la norma, su cosa possono decidere sulle cure future da ricevere in una situazione di totale incapacità di esprimersi e autodeterminarsi”.

    “Ci chiedono anche informazioni sulle cure palliative – prosegue – e sulla nomina di un fiduciario, cioè della persona che rappresenterà la voce del paziente quando questo non sarà non più in grado di decidere”.

    “Noi – conclude – li aiutiamo nello stendere questo documento, che poi possono depositare negli uffici della Asl Toscana centro o presso il proprio Comune di residenza”.

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

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