GRASSINA (BAGNO A RIPOLI) – Manifesti e locandine sono stati strappati dalla bacheca della Casa del Popolo di Grassina. Non è la prima volta che un gesto del genere si compie ai danni del Pd di Bagno a Ripoli e che stavolta colpisce anche Liberi e Uguali.
"Non sappiamo chi sia o siano gli autori di questi gesti davvero poco nobili ma li invitiamo a smetterla. Sono stati staccati dei manifesti anche dalle bacheche di Liberi e Uguali Bagno a Ripoli ai quali va la nostra solidarietà", scrive il Partito Democratico.
Gli fa eco Liberi e Uguali: "Ovviamente il danno materiale è di poco conto e di facile sostituzione, ma quello che colpisce è il luogo dove questo è avvenuto e in ciò che quel luogo rappresenta. Al Pd va tutta la nostra solidarietà e il rammarico per questo gesto reiterato".
Il Gruppo di Liberi e Uguali ricorda poi la storia della Casa del Popolo per far capire la gravità del gesto commesso: "La Casa del Popolo contiene la speranza della società futura e dell'uomo in quanto luogo di rappresentanza dei movimenti, l'unità e la solidarietà popolari, la conservazione della memoria. Ed è quella di Grassina; la casa del popolo più grande d'Italia, fondata originariamente nel 1877; Fu ampliata negli anni '60 fino a essere munita di una sala multifunzionale capace di ospitare più di 400 persone, un palcoscenico che al tempo della costruzione era secondo per ampiezza solo a quello del teatro Verdi di Firenze, di un cinema all'aperto e uno al chiuso, il campo sportivo e 3 cucine, tutto frutto interamente del lavoro e dei soldi dei grassinesi in buona parte lavandai. La sua posizione al centro del paese, affacciata sulla piazza centrale a mo' di municipio è frutto del dono del suolo su cui sarebbe sorta l'attuale sede (1895) ai mezzadri e borghesi del territorio da parte dell'oggi soppresso comune del Galluzzo, che si pose l'obbiettivo di istruire e dar possibilità di svago ai poveri del fiorente paese. Non sorprende in questo senso che il primo presidente fu il maestro elementare del paese che la mattina insegnava ai bambini e il pomeriggio si prodigava nell'acculturare la popolazione del contado meno abbiente. Fornendo tra l'altro alla popolazione i primi bagni con acqua calda del paese".
di Redazione
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