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giovedì 25 Aprile 2024
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    La radiodiagnostica al CMT: “Lavoriamo soprattutto sull’urgenza intermedia”

    Il dottor Luca Grassi ci spiega le caratteristiche peculiari di quella che è una delle sezioni-top del Centro

    GRASSINA (BAGNO A RIPOLI) – La radiodiagnostica è uno dei “fiori all’occhiello” del CMT, Centro Medico Toscano: a Campigliano, fra Ponte a Ema e Grassina, potete infatti trovare il massimo della tecnologia e delle competenze per esami di questo tipo.

    E, cosa da non sottovalutare mai, con tempi di attesa ridotti al minimo e prezzi simili ai ticket.

    Luca Grassi è uno dei cardini della radiodiagnostica al CMT: classe 1979, laureato in Medicina nel 2003, specializzazione in Radiodiagnostica nel 2007 (in entrambi i casi col massimo dei voti con lode).

    Nel 2003 si è aggiudicato il Premio Aldo Orselli destinato ai due studenti piĂą meritevoli del VI anno del corso di laurea in Medicina. Dal 2008 dirigente medico presso la Radiologia dell’ospedale Santa Maria Annunziata, dopo un’esperienza nel privato presso le cliniche Santa Chiara e Villa Ulivella nel 2007-2008. Dal 2011 al 2017 docente presso il Corso di Laurea in Tecniche di Radiologia Medica dell’UniversitĂ  di Firenze.

    “Al CMT – ci spiega – mi occupo di tutta la radiodiagnostica ossia ecografia di quasi tutti i distretti (tranne quelli dedicati di altre branche come le ecografia ostetricoginecologiche e gli ecocolodoppler vascolari), radiografie, ortopantomografie, Cone Beam CT (una TC a dose molto bassa per lo studio delle arcarte dentarie fondamentale ai fini implantologici o preventivamente a estrazioni dentarie particolarmente complesse), MOC e Risonanza Magnetica aperta a basso campo con studio delle articolazioni e del rachide cervicale e lombare”.

    “BenchĂ© criticato da molti – tiene a dire Grassi – il sistema sanitario pubblico italiano, e soprattutto quello toscano, è uno dei migliori. E relativamente alla diagnostica copre piuttosto bene le esigenze piĂą urgenti tramite il pronto soccorso, e quelle a lungo termine come i controlli di patologie croniche. Dove il paziente trova piĂą difficoltĂ  a vedere soddisfatte le proprie esigenze diagnostiche è l’ampio spettro di situazioni in cui l’urgenza non è così alta da giustificare un accesso al pronto soccorso, ma nemmeno così bassa da poter attendere settimane o mesi”.

    “Basti pensare agli infortuni muscolari – entra nel dettaglio – alle sintomatologie dolorose del rachide o anche a tutte le situazioni in cui magari non c’è una urgenza clinica ma vi sono dei dubbi diagnostici che il paziente è assai comprensibilmente ansioso di chiarire al piĂą presto. Magari qualche esame ematico lievemente alterato o qualche ipotesi diagnostica posta dal medico curante”.

    “La peculiaritĂ  del CMT – rimarca – è quella di andare a soddisfare queste esigenze di “urgenza intermedia” fornendo la possibilitĂ  di approfondimenti diagnostici con tempi di attesa minimi o assenti (spesso è possibile eseguire le indagini richieste anche in giornata), a prezzi molto contenuti, specialmente se si comparati al costo dei ticket”.

    “Inoltre – dice ancora Grassi in conclusione – altra peculiaritĂ  del centro è quella di avere a disposizione un ventaglio molto ampio di soluzioni diagnostiche e di branche specialistiche in modo che il paziente possa trovare una soluzione a tutto tondo alle sue esigenze trovando nello stesso centro la possibilitĂ  di essere visitato, di eseguire approfondimenti con esami diagnostici radiologici e analisi di laboratorio ed eventualmente essere valutato da specialisti pressochĂ© di tutte le branche, cercando dunque di arrivare a chiudere il cerchio senza essere “rimbalzato” da una struttura all’altra”.

    (CONTENUTO SPONSORIZZATO)

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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