BAGNO A RIPOLI – E' tensione fra Confesercenti e Comune di Bagno a Ripoli: tutto parte dai bandi per l’assegnazione dei posteggi in scadenza nei mercati e nei posteggi isolati, come previsto dalla legge 59/2010 (di recepimento della cosidetta Direttiva Bolkestein).
"A questo proposito – dicono da Confesercenti – ci preme fare qualche considerazione in merito a ciò, esprimendo anche la nostra contrarietà alla modalità con cui il Comune ha agito. Infatti rispetto alle procedure per il rilascio delle nuove concessioni, è in fase di svolgimento presso il Ministero dello sviluppo economico un tavolo di confronto con le amministrazioni pubbliche coinvolte (Regioni e ANCI) per esaminare le criticità attuative dell’Intesa Stato-Regioni-Enti Locali del 2012 per consentire l’ordinato e utile espletamento uniforme in tutta Italia dei bandi pubblici per il rilascio e il rinnovo delle concessioni stesse".
"A questo proposito – rimarcano – crediamo sarebbe stato opportuno anche per il Comune di Bagno a Ripoli, come hanno fatto anche altre amministrazioni pubbliche, aspettare l’esito di tale tavolo di confronto prima di emanare i bandi".
"Vogliamo manifestare – accusa Confesercenti – la nostra netta contrarietà ai criteri adottati dal Comune di Bagno a Ripoli per l’assegnazione delle concessioni, come già abbiamo detto in sede di concertazione: infatti il Comune non si è uniformato alle indicazioni date dalla Regione Toscana nello stabilire i criteri, non tutelando di fatto gli operatori uscenti".
"Inoltre – rimarcano ancora – a nostro avviso, dando la possibilità a chi non è nemmeno un’impresa di partecipare al bando il Comune va contro la legge regionale, ed è passibile di eventuali ricorsi".
"In ultimo – concludono – ma non meno importante, ci sembra che il Comune di Bagno a Ripoli utilizzi questa occasione per fare cassa, prevedendo 60 euro a domanda di diritti di istruttoria, oltre alla marca da bollo per ogni domanda: praticamente un’altra tassa".
di Redazione
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