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martedì 10 Settembre 2024
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    Doppio ponte di Vallina, i sindaci di Bagno a Ripoli, Fiesole e Pontassieve scrivono a Salvini

    La lettera dei primi cittadini: "Imperdonabile stallo per un'opera strategica attesa da anni dalle nostre comunità"

    BAGNO A RIPOLI – “Basta perdere altro tempo, via ai lavori prima possibile”. 

    Doppio ponte di Vallina, i sindaci di Bagno a Ripoli, Fiesole e Pontassieve scrivono al ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini

    Uno dei primi atti ufficiali per i neo-eletti Francesco Pignotti, Cristina Scaletti e Carlo Boni, preoccupati per “lo stallo imperdonabile in cui quest’opera strategica, attesa da troppo tempo dai cittadini, sembra essere finita”.

    La lettera al ministro prende spunto dalla recente conclusione della Conferenza di Servizi sul doppio ponte, che ha portato all’approvazione del progetto di fattibilità tecnico-economica.

    “Alla luce di questo risultato, reso possibile anche grazie alla collaborazione con la Regione Toscana – spiegano i sindaci Pignotti, Scaletti e Boni – siamo convinti che occorra senza indugio un’accelerazione sulla progettazione esecutiva, di competenza di Anas, per arrivare quanto prima alla gara d’appalto e poi all’avvio dei lavori”.

    Dalla chiusura della Conferenza di Servizi, sono infatti formalmente valide tutte le autorizzazioni, compresa quella paesaggistica, la più complicata da ottenere.

    “Superata questa fase, che ha richiesto tempi lunghissimi, non c’è motivo di attendere oltre – proseguono i sindaci di Bagno a Ripoli, Fiesole e Pontassieve – Ogni giorno di inerzia è un giorno perso per la qualità della vita delle nostre comunità, così come per le attività economiche dei nostri territori”.

    “Abbiamo già fatto una bruttissima figura internazionale con gli architetti vincitori del concorso di progettazione – ricordano – che si sono tirati indietro per le lungaggini insostenibili dell’opera. Sarebbe imperdonabile perdere altro tempo”.

    Da qui la richiesta dei primi cittadini di essere costantemente aggiornati “sugli obiettivi temporali e sull’iter della progettazione, anche in qualità di Comuni cui compete verificare il rispetto delle autorizzazioni ambientali e paesaggistiche”.

    Accanto a questo, i tre sindaci chiedono rassicurazioni “sulla copertura finanziaria dell’opera e sincerarci che non vi siano ripensamenti o deviazioni di risorse”.

    “Tutto questo – concludono Pignotti, Scaletti e Boni – nell’interesse delle comunità che rappresentiamo, costrette loro malgrado ad attendere da anni un’opera necessaria per l’asse viario, per la salute dei cittadini, la sicurezza degli automobilisti e lo sviluppo del territorio”.

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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