BAGNO A RIPOLI – Uniscono le forze due consiglieri di opposizione dei comuni di Bagno a Ripoli (Sonia Redini, Per una Cittadinanza Attiva) e Impruneta (Gabriele Franchi, Cittadini Per Impruneta).
Al centro della loro attività, che è diventata una interrogazione nei rispettivi consigli comunali, la situazione del Fosso di Montauto.
“Perché di quello che è accaduto nella notte di Ferragosto – dicono ricordando l’alluvione che ha travolto gran parte di Grassina, in particolare la zona di Pian di Grassina e Bubè – non resti solo lo strascico di danni, ma ci aiuti a focalizzare l’attenzione sulle fragilità del territorio”.
“Sulle conseguenze – proseguono – dell’aver costruito in zone a pericolosità idraulica e sull’aumento della superficie impermeabile, abbiamo deciso di coinvolgere le nostre amministrazioni comunali in modo congiunto”.
“Presenteremo dunque – annunciano – in entrambi i consigli comunali di settembre un’interrogazione sulle possibili azioni da fare per prevenire e controllare il deflusso delle piogge nella zona di confine fra Impruneta e Bagno a Ripoli”.
“Quello che è successo nella zona di Bubè infatti – sottolineano – è strettamente collegato alla collina di San Gersolè e al fosso di Montauto, che ha esondato, riversando su via Pian di Grassina una enorme massa di acqua. Il fosso era intasato all’imbocco del tratto tombato, così come la caditoia, nel tratto iniziale di via di Montauto”.
“Tutto queste concause – rimarcano – assieme alle aperture nel muretto di sponda del torrente Grassina, anch’esse occluse, hanno contribuito a rendere la strada pubblica luogo di sfogo dell’acqua, che ha poi provocato i gravi allagamenti”.
“Con l’interrogazione allora – rimarcano – chiediamo che le nostre amministrazioni comunali si attivino per chiedere al Consorzio di Bonifica un monitoraggio costante del fosso di Montauto, richiedendo opere di regimazione delle acque a monte dell’ultimo tratto, per facilitare il deflusso delle acque o in alveo, per ridurne la velocità”.
“Dovrà poi essere chiamata in causa Publiacqua – riprendono – o chi di competenza per disostruire la caditoia stradale su via di Montauto, che deve intercettare l’acqua piovana e incanalarla in fognatura”.
Completano l’interrogazione richieste “di interventi nell’alveo del Grassina, sull’ammasso di terra lasciato a lato del fosso e sull’apertura del cordolo della strada, che scende da Fonteseconda, in modo da consentire il passaggio dell’acqua”.
“Si tratta di un contributo propositivo – tengono a specificare in conclusione – nato dall’ascolto delle istanze dei cittadini della zona, per costruire quelle condizioni, necessarie a gestire i prossimi eventi meteo di questo tipo, violenti, rapidi e localizzati. Perché ciò che è successo ha reso evidente quanto siamo vulnerabili e dobbiamo imparare a prenderci dura del nostro territorio in un modo diverso ed efficace”.
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