PONTE A EMA (BAGNO A RIPOLI) – L'Associazione Amici del Museo Gino Bartali di Ponte a Ema, appresa stamani, direttamente dal figlio Luigi, la notizia del conferimento a Gino Bartali dell'ambìto riconoscimento di "Giusto fra le Nazioni" promuove per giovedì prossimo 26 settembre, alle 10.30 (presso lo stesso Museo) una iniziativa per festeggiare e divulgare a soci, simpatizzanti e concittadini la grande notizia.
Per tutti, per chi ha già avuto modo di vederlo e soprattutto per coloro che ancora non hanno visitato il Museo, sarà un occasione per ri-ammirare i preziosi cimeli esposti.
Luigi Bartali, insieme al presidente dell'Associazione, Andrea Bresci, ricordano che, oltre che per questa occasione il Museo del Ciclismo rimane aperto, dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 19 tutti i giorni della settimana dello svolgimento dei Mondiali. Venerdì 27 e sabato 28 settembre il Museo resterà aperto ininterrottamente fino alle 22.
Per quanto riguarda il territorio ripolese, nei giorni scorsi Il Gazzettino del Chianti ha dato conto della statua dedicata a Bartali realizzata dall'artista grassinese Silvano Porcinai (clicca qui per leggere l'articolo).
"Un riconoscimento che premia il coraggio civile di uno dei più grandi uomini di sport della storia italiana. Un riconoscimento di cui la Toscana dev'essere orgogliosa, ma che fa bene a tutto lo sport, in tempi in cui è più facile che lo sport sia collegato ai cori razzisti degli stadi".
Così il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi saluta la decisione dello Yad Vashem , il sacrario della Memoria di Gerusalemme, di proclamare Gino Bartali, il grande campione di ciclismo, "Giusto tra le Nazioni", per il suo impegno a favore degli ebrei perseguitati sotto l'occupazione nazista.
"Sono storie – sottolinea il presidente – come quella di Gino Bartali che ci aiutano a tenere viva la memoria e a trasmetterla alle nuove generazioni, insegnando loro i valori della solidarietà e dell'impegno".
"Allo stesso tempo – conclude Rossi – Bartali ci insegna che per essere davvero campioni nello sport bisogna essere anche campioni nella vita. E come toscano, mi sembra particolarmente bello che questa notizia arrivi proprio nei giorni in cui la Toscana ospita i Campionati mondiali di ciclismo, che ora si arricchiscono anche di un altro significato".
di Redazione
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