BAGNO A RIPOLI –Â E’ stato inaugurato ieri in piazza della Pace, nel cuore di Bagno a Ripoli, il murale “Contro ogni discriminazione” che ha trovato casa sulle pareti della Croce Rossa.
L’opera, firmata dall’artista Enrico Guerrini, rappresenta un messaggio contro l’omofobia e la discriminazione di genere.
L’amministrazione comunale, in collaborazione con la CRI Bagno a Ripoli, ne ha sostenuto la realizzazione nell’ambito del progetto finanziato dalla rete Re.a.dy, la Rete nazionale che si occupa di promuovere i diritti delle persone LGBTI+, per una cultura sociale del rispetto della persona e la valorizzazione delle differenze.
A scegliere il soggetto raffigurato e l’artista sono stati i giovani della CRI Bagno a Ripoli, presenti all’inaugurazione con la consigliera e rappresentante Elisa Benedetti, accanto all’amministrazione e all’autore del murale.
“Da tempo il nostro Comune ha deciso di aderire alla Rete Re.a.dy – dichiara la presidente della Commissione Pace e diritti Susanna Agostini – con l’obiettivo di sensibilizzare tutti i cittadini verso la cultura del rispetto delle differenze, che sono arricchimento, dialogo, crescita”.
“Per il comune di Bagno a Ripoli – rimarca – questo messaggio si è tradotto in due eventi: l’esibizione del coro Choreus a Grassina nella giornata contro l’Omofobia, e questo murale, nato grazie alla sinergia con la CRI Bagno a Ripoli, che rappresenta un progetto di dignitĂ delle persone e riconoscimento delle diversitĂ ”.
“Abbiamo scelto che fossero gli stessi giovani volontari della Croce Rossa a valutare artista e opera – spiega l’assessora comunale con delega alla Rete Re.a.dy, Francesca Cellini – per coinvolgere attivamente la comunitĂ e le nuove generazioni su un tema così attuale come la lotta alle discriminazioni di genere”.
“I nostri principi – dichiara Elisa Benedetti, consigliera rappresentante dei Giovani Croce Rossa Italiana – Comitato di Bagno a Ripoli – che da sempre ci guidano nella missione contro ogni forma di discriminazione, hanno fatto sì che attraverso l’arte, linguaggio universale, pensassimo a un segno da lasciare sul nostro territorio e negli spazi che quotidianamente frequentiamo, in accordo e con il pieno supporto delle istituzioni”.