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sabato 20 Aprile 2024
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    “La reumatologia? Sbagliato pensare che sia abbinata all’età anziana: si rivolge soprattutto al paziente giovane”

    Il focus con Gemma Lepri, dottoressa reumatologa presso la Fratellanza Popolare di Grassina: "Fondamentale dare importanza ai primi campanelli d'allarme. Ecco quali"

    GRASSINA (BAGNO A RIPOLI) – La dottoressa reumatologa Gemma Lepri è tornata in forza alla Fratellanza Popolare e Croce d’Oro di Grassina, in via Spinello Aretino.

    “La reumatologia è una parte della medicina che da sempre viene abbinata all’età avanzata, in realtà sono tante le persone che possono avere necessità di rivolgersi al medico reumatologo”: con queste parole comincia a fornirci più spiegazioni in merito a questa branca della medicina.

    “E’ necessario far sapere – prosegue – che la reumatologia si rivolge anche e soprattutto al paziente giovane. Sia perché purtroppo molte di queste patologie esordiscono nell’età fertile sia perché i notevoli sforzi in ambito scientifico che sono stati fatti negli ultimi decenni hanno portato alla diagnosi precoce, un riconoscimento delle patologie reumatologiche ai primi segni e sintomi e non quando ormai la malattia è conclamata”.

    “Non si può parlare di prevenzione – puntualizza – perché, purtroppo, molte malattie reumatologiche rientrano tra le patologie rare. Però è fondamentale dare importanza al primo campanello d’allarme parlandone con il medico di famiglia. Poi con il reumatologo che, attraverso esami appropriati, diagnosticherà o meno la malattia”.

    A tal proposito la dottoressa Lepri ci spiega ancora che “la reumatologia è una specialità molto vecchia, che di fatto prima faceva parte della medicina interna. Quindi, spesso le malattie reumatologiche possono avere un coinvolgimento sistemico degli organi interni: per questo motivo hanno necessità di un percorso diagnostico che è anche di esclusione”.

    “I primi campanelli d’allarme da non sottovalutare – esemplifica – sono i dolori articolari in momenti di riposo, che continuano nel tempo, accompagnati da arrossamento e gonfiore dell’articolazione. Piuttosto che problemi di micro circolazione come mani che cambiano colore con gli sbalzi di temperatura. La cosa da fare è parlarne con il medico di famiglia, per capire se è il caso di andare dal reumatologo per inquadrare il sintomo: ecco perché sottolineo l’importanza della collaborazione con il medico di medicina generale”.

    Il messaggio che le preme mandare è che “la prevenzione è questa. Individuare un sintomo a cui non viene data importanza e che, invece, può essere indicativo di queste patologie. Parlarne e sottoporsi ad una visita”.

    Durante la visita in ambulatorio, che è possibile fare con la dottoressa prenotando al numero 055646331 (menù 2), vengono raccolti tutti i dati anamnestici e quelli relativi alle problematiche insorte, per terminare con la visita del paziente e prescrizione di esami di accertamento.

    La dottoressa Lepri ci ricorda che tra le patologie reumatiche quelle più frequenti sono tutte le attriti infiammatorie, dall’artrite reumatoide a quella psoriasica.

    Poi ci sono quelle più rare e tipicamente sistemiche come le connettiviti o le vasculiti: “Sono patologie croniche. L’obiettivo del reumatologo è quello di mandare in remissione la malattia, e far condurre al paziente una vita normale”.

    (CONTENUTO SPONSORIZZATO)

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

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