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sabato 20 Aprile 2024
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    La capogruppo contro la decisione della maggioranza: “Una scelta neanche presentata ai cittadini”

    BAGNO A RIPOLI – "Il MoVimento 5 Stelle ha votato contro la proposta di delibera e si augura che ognuno, durante questo week-end (ormai mancano solo 48 ore) faccia una riflessione sull’alienazione di certi beni che una volta venduti non ci saranno più… semplicemente".

     

    A parlare è Quirina Cantini, capogruppo in consiglio comunale del M5S: la questione riguarda la vendita di alcuni alloggi ERP (Edilizia Residenziale Pubblica), della quale si è parlato in commissione venerdì 5 luglio.

     

    "La convocazione della commissione – dice Cantini – è avvenuta martedì scorso il giorno dopo il consiglio comunale che dava vita alle commissioni permanenti. Non c’è stato neanche tempo di prendere fiato e capire cosa stesse succedendo. Perché?".

     

    "La legge regionale n.5 del  22 gennaio 2014 – prosegue – quella sull'alienazione degli immobili di Edilizia Residenziale Pubblica finalizzata alla razionalizzazione e valorizzazione del patrimonio di ERP) stabilisce che entro 180 giorni dalla sua emanazione i Comuni possano vendere alcuni alloggi popolari (entro lunedì verrà approvata la delibera, entro il 10 luglio bisogna presentare in regione il piano di vendita)".

     

    "Noi – spiega – in accordo con la lista civica Cittadinanza Attiva Per Bagno a Ripoli, ritieniamo che non sia sussistito un esauriente dibattito sulla questione: dal 22 gennaio ad oggi poteva essere intrapresa una discussione, l’informazione ai cittadini, una scelta consapevole e ponderata da parte di chi governa la città. Il termine del 10 luglio è arbitrario".

     

    "Certe domande le abbiamo poste: chi abita quelle case? Quanto sono stimati gli edifici? In che condizioni sono le abitazioni? Nessuno ha risposto".

     

    "L’amministrazione del Comune – riprende – rappresentata dall’assessore Paolo Frezzi (urbanistica) e dalla vicesindaco Ilaria Belli (delega alle politiche sociali) ha spiegato che la legge in questione da la possibilità (ma non impone) ai Comuni di vendere alcuni edifici. E la maggioranza dei consiglieri (Villa, Falorni, Lo Iacono, Ulivi, Bencini, Bongi, Gastaldo Brac, Mari) ha deciso di venderle,  con il solo parere dei tecnici, senza neanche sapere se le famiglie che abitano quelle case (e che hanno il diritto di prelazione) vogliano acquistarle oppure no".

     

    "Casa Spa – dice ancora Cantini – l’agenzia che gestisce oltre 11.000 alloggi a Firenze e provincia , ha la delega completa sulla gestione degli immobili ERP e solo l’anno prossimo rendiconterà sulla destinazione dei ricavi che sicuramente, assicura il vicesindaco Belli, verranno utilizzati sul territorio di Bagno a Ripoli. Che poi, ha aggiunto: "Si vendono solo 5 case, ne potevamo vendere 76 se avessimo voluto…”".

     

    "Da lunedi – conlcude – dall’approvazione della delibera, da quando i consiglieri alzeranno la mano per votare “si”, 5 abitazioni costruite per il bene comune, andranno vendute. I ricavi, serviranno non per nuove residenze ma per la ristrutturazione di quelle già esistenti. L’assessore Paolo Frezzi e il vicesindaco si sono impegnati a rispondere alle nostre domande lunedì mattina ma domandiamoci se sia giusto gestire i beni della comunità con tanta fretta e senza esaurienti informazioni, né ai consiglieri né ai residenti".

    di Matteo Pucci

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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