BAGNO A RIPOLI – “Il Parco della Piana di Ripoli: le nostre proposte” è un documento scritto a sei mani dall’Associazione Ripolese per la Cultura dell’Ambiente, dal Gruppo Trekking di Bagno a Ripoli e dal Circolo Legambiente Bagno a Ripoli.
“Nasce da una preoccupazione ma coltiva una speranza – dicono le tre associazioni – La preoccupazione è per quello che sta avvenendo nella Piana di Ripoli, un’area che ha sempre svolto il ruolo di produttrice di derrate agricole, specialmente ortofrutticole, ma che ora è interessata da trasformazioni urbanistiche che ne stravolgeranno la natura e tendono a marginalizzare le imprese agricole professionali, consumando suolo naturale per fare spazio a investimenti di capitale finanziariamente più redditizi”.
“La speranza – proseguono – è quella di cogliere l’opportunità per invertire questa tendenza, restituendo all’attività agricola di qualità e alla cura delle risorse naturali un ruolo centrale per uno sviluppo veramente sostenibile e compatibile con l’ambiente”.
“La proposta – entrano nel dettaglio – è quella di partire unendo le aree verdi disponibili: l’area pianeggiante tra i giardini de “I Ponti” e Sorgane, dove il Comune di Bagno a Ripoli ha dichiarato l’intenzione di realizzare un parco pubblico, e l’area collinare del Poggio di Sorgane a metà strada tra Firenze e Bagno a Ripoli”.
“Dove le associazioni del Quartiere 3 di Firenze – ricordano – hanno ricevuto un contributo finanziario per interventi di riqualificazione ambientale”.
“La prospettiva finale a cui guardiamo – anticipano – è quello di un Parco della Piana di Ripoli che dia concretezza all’intenzione, più volte manifestata in passato dai due Comuni di Firenze e Bagno a Ripoli e dall’allora Provincia di Firenze, oggi Città Metropolitana, di sviluppare lungo l’Arno tra Pontassieve e Firenze, passando per le Gualchiere di Remole, per Bagno a Ripoli e Fiesole fino ai Renai, un Parco Fluviale che vedeva con interesse le attività agricole lungo l’asta del fiume”.
“Uno spazio ecologico – aggiungono – dove dare vita a progetti di economia verde e circolare, inclusione sociale, cittadinanza attiva ed educazione ambientale”.
“Non è un progetto preconfezionato – puntualizzano le associazioni – ma una proposta che vogliamo discutere con chiunque condivida queste finalità ed abbia idee, competenze o professionalità da mettere a disposizione in un percorso di progettazione partecipata”.
“Per questo – fanno sapere in conclusione – abbiamo inviato il documento al sindaco, agli assessori e ai consiglieri comunali di Bagno a Ripoli, richiedendo un incontro di confronto sul merito della proposta”.
Il documento integrale può essere consultato scaricandolo qui.
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