spot_img
spot_img
spot_img
spot_img
venerdì 20 Giugno 2025
spot_img
spot_img
Altre aree
    spot_img

    Procedura di licenziamento per 9 dipendenti su 25: la lotta della C.M. Cantini Mario di Vallina

    Stamani sciopero di 4 ore. Sostegno di Pd Bagno a Ripoli ("Decisione senza giustificazioni") e del sindaco Pignotti ("Chiesto chiarimenti al titolare")

    VALLINA (BAGNO A RIPOLI) – Hanno incrociato le braccia per 4 ore questa mattina i lavoratori della C.M. Cantini Mario, storica galvanica che realizza trattamenti galvanici su minuteria metallica per pelletteria, calzature e abbigliamento d’alta moda, servendo le maggiori firme italiane e internazionali a Vallina, nel comune di Bagno a Ripoli.

    L’azienda, assistita da Confindustria, ha aperto una procedura di licenziamento per nove dipendenti su 25.

    “È inaccettabile – dicono dalla Fiom Cgil – pensare di affrontare la crisi del settore moda coi licenziamenti: la strada sia quella degli ammortizzatori sociali”.

    Mercoledì prossimo alle 11 è previsto il tavolo per l’unità di crisi in Regione.

    “Non è accettabile – prosegue la Fiom Cgil – che, mentre le organizzazioni sindacali sono impegnate a chiedere al Governo ammortizzatori sociali aggiuntivi, vi siano aziende che scelgono di licenziare ancor prima di attivare quelli disponibili”.

    “L’1 ottobre – ricostruisce il sindacato – l’azienda ha avviato una procedura di licenziamento collettivo per 9 dipendenti, motivata dalla crisi del settore e da condizioni economico-finanziarie molto precarie. Da allora si sono svolti vari incontri durante i quali, come sindacati territoriali dei metalmeccanici, insieme alle istituzioni, abbiamo proposto un percorso che prevedesse l’utilizzo del Contratto di Solidarietà ma l’azienda non si è resa disponibile, giustificandosi con una “oggettiva impossibilità” di ricorrere allo strumento senza però fornire elementi oggettivi”.

    “Tutto ciò – denunciano – nel silenzio di Confindustria, nonostante gli affidamenti e i protocolli d’intesa firmati per affrontare la crisi con l’utilizzo degli ammortizzatori e non con gli esuberi. Un atteggiamento che aggrava la situazione e rappresenta un precedente pericoloso in un momento così delicato”.

    Intanto, i lavoratori hanno incassato la solidarietà del sindaco di Bagno a Ripoli, Francesco Pignotti (con l’assessora Sandra Baragli), presente al picchetto.

    “Stamani – dice Pignotti – ho partecipato al presidio davanti allo stabilimento per manifestare la vicinanza del Comune ai lavoratori. Saremo al tavolo di mercoledì in Regione, sono anche personalmente in contatto con il titolare dell’azienda, a cui ho chiesto chiarimenti sulla situazione”.

    “Come amministrazione – promette – faremo tutto il possibile per arrivare a una soluzione che tuteli al massimo i diritti dei lavoratori e la produzione. Una crisi aziendale è una preoccupazione per tutto il territorio”. 

    C’era anche una delegazione del Pd di Bagno a Ripoli questa mattina al presidio presso i cancelli della C.M. Cantini.

    Assieme al segretario dell’Unione comunale Andrea Bencini, erano presenti anche le consigliere comunali Laura Franchini e Rossana Landini.

    “Siamo al fianco dei lavoratori e dei sindacati – ha detto il segretario Bencini – contro dei licenziamenti che fino ad oggi non hanno trovato una giustificazione plausibile”.

    “E che vanno certamente ad aggravare una situazione di crisi del settore – ha concluso – quando invece sarebbe necessario individuare tutte le possibilità per tamponarla, attivando ad esempio gli ammortizzatori sociali esistenti”.

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

    Sostieni il Gazzettino del Chianti

    Il Gazzettino del Chianti e delle Colline Fiorentine è un giornale libero, indipendente, che da sempre ha puntato sul forte legame con i lettori e il territorio. Un giornale fruibile gratuitamente, ogni giorno. Ma fare libera informazione ha un costo, difficilmente sostenibile esclusivamente grazie alla pubblicità, che in questi anni ha comunque garantito (grazie a un incessante lavoro quotidiano) la gratuità del giornale.

    Adesso pensiamo che possiamo fare un altro passo, assieme: se apprezzate Il Gazzettino del Chianti, se volete dare un contributo a mantenerne e accentuarne l’indipendenza, potete farlo qui. Ognuno di noi, e di voi, può fare la differenza. Perché pensiamo che Il Gazzettino del Chianti sia un piccolo-grande patrimonio di tutti.

    Leggi anche...