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venerdì 26 Aprile 2024
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    Progetto “Olivia e Braccio di Ferro al via”: screening gratuiti per le ragazze fra 18 e 20 anni

    Per ferrocarenza, celiachia e invito alle donazioni di sangue o plasma: si tratta di un progetto pilota

    BAGNO A RIPOLI – Al via anche a Bagno a Ripoli il Progetto “Olivia e Braccio di Ferro”, lo screening di ragazze 18-20 anni per ferrocarenza, celiachia e invito alle donazioni di sangue o plasma.
     

    Il Comune invita ad aderire al progetto “Olivia e Braccio di Ferro”, per lo screening di ragazze 18-20 anni per ferrocarenza, celiachia e invito alle donazioni di sangue o plasma, partito in questi giorni anche a Bagno a Ripoli.

     

    L'idea è della Simti (Società italiana di Medicina Trasfusionale ed Immunoematologia) Toscana ed è stato realizzato come progetto pilota nei Comuni di Bagno a Ripoli e Borgo San Lorenzo, grazie ad Aic (Associazione italiana celiachia) Toscana, insieme ad Azienda Sanitaria di Firenze e Centro Regionale sangue (Crs).

     

    Per sottoporsi allo screening bisogna telefonare per appuntamento alla struttura trasfusionale dell'Ospedale Santa Maria Annunziata il lunedì o il mercoledì dalle 10.30 alle 12, 055/6936480-316.

     

    In prartica circa 600 ragazze che sono gratuitamente sottoposte a uno screening per evidenziare le riserve di ferro, importanti per l'organismo, e che spesso possono essere insufficienti per vari motivi. La sponsorizzazione dell'Aic deriva da una delle finalità del progetto: ricercare una misconosciuta celiachia come causa della carenza del ferro.

     

    Perché Olivia e Braccio di Ferro? Nella brochure inviata alle ragazze dei due Comuni, invitandole a prenotare l'accesso alla Struttura Trasfusionale del loro Comune, si vede un Braccio di Ferro che, inusitatamente, offre ad Olivia il classico barattolo di spinaci.

     

    Olivia appare stanca, con difficoltà di concentrazione, magra, con capelli fragili, tutti segni di carenza del prezioso metallo, carenza non rara anche nei paesi opulenti per diete fai da te, perdite mestruali, malassorbimento ed in particolare nel periodo dell'accrescimento e nelle giovani donne in età fertile.

     

    Il progetto vuole rendere possibile il binomio prevenzione e donazione e ha anche la finalità di sensibilizzare le giovani donne a divenire donatrici di sangue o plasma attraverso l’accesso e la conoscenza delle strutture trasfusionali.

    di Redazione

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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