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venerdì 19 Aprile 2024
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    Caso-Cellini, Sinistra Italiana: “Noi continuiamo a sostenere il programma del 2014”

    Mentre il sindaco Casini aveva parlato di "chiacchiere per avere visibilità, sono ormai opposizione", SI non molla

    BAGNO A RIPOLI – Le "frizioni" fra Partito democratico e Sinistra Italiana, inizialmente sotto traccia, poi evidenziate dalla lettura del documento (da parte del consigliere comunale Pieluigi Zanella) contro le decisioni della maggioranza in merito alla Terza Corsia A1, hanno raggiunto il "climax" nei giorni scorsi con il "caso" dell'assessore Francesca Cellini (entrata in giunta nel 2014 in "quota" SI).

     

    Cellini che proprio in seguito al caso sulla Terza Corsia, in disaccordo con quanto espresso dal suo movimento-partito, aveva rassegnato le sue dimissioni al sindaco Francesco Casini. Che le aveva prontamente respinte. Cellini che, nel contempo, si era messa fuori da SI.

     

    LE PAROLE DEL SINDACO CASINI

     

    “Non ci sono motivi – erano state parole di Casini – per interrompere il lavoro portato avanti dall'assessore Francesca Cellini, nello spirito di squadra e di grande coesione con cui questa amministrazione comunale sta operando, una squadra di cui Francesca Cellini fa parte a pieno titolo fin dal primo giorno". 

     

    Poi era passato a parlare di SI: "Quanto a Sinistra Italiana a questo punto il destino di restare in maggioranza è tutto nelle loro mani: io credo molto nella lealtà, la maggioranza che ha il compito di governo deve dimostrare anzitutto serietà, coerenza e capacità!".

     

    "Le posizioni da loro assunte – aveva detto con durezza – sono ormai diventate più simili alle forze di opposizione, mettono fortemente in dubbio l'impegno e il sostegno all'amministrazione comunale e, nel contempo, rappresentano uno dei più banali esempi di balletto tipici della vecchia politica a discapito di un lavoro vero e concreto, teso a raggiungere gli obiettivi importanti che ci siamo prefissi per la nostra comunità e che stiamo trasformando in risultati".

     

    "La cittadinanza – aveva ammonito il sindaco – sa ben distinguere tra  chi lavora per il bene comune e chi fa solo chiacchiere per una semplice ricerca di visibilità. Spetta quindi solo e soltanto a loro decidere il proprio destino, noi con 12 consiglieri Pd abbiamo comunque una maggioranza super solida e blindata".

     

    "Francesca Cellini – aveva concluso il sindaco – con questo suo atto ed uscita da Sinistra Italiana ha dunque ancor di più tutta la fiducia mia e degli altri componenti della giunta. Continueremo insieme questo percorso e non lasceremo certo che nessuno rovini quanto costruito sino ad oggi per Bagno a Ripoli, il nostro obbiettivo è solo quello di realizzare grandi progetti per il nostro territorio!"

     

    SINISTRA ITALIANA AL CONTRATTACCO: "CELLINI, SCELTA PERSONALE"

     

    Tocca adesso a Sinistra Italiana dare la sua versione dei fatti. Una versione che va contro l'aut aut del sindaco Casini, dichiarando del tutto "personale" la scelta di Cellini.

     

    Il comitato promotore di SI a Bagno a Ripoli dice, a questo proposito, "non hanno fondamento le recriminazioni sui metodi e le accuse di slealtà nei nostri confronti, né come gruppo né come singoli. La decisione dell’assessora Cellini di lasciare Sinistra Italiana, e di non confermare poi le dimissioni dalla giunta, non può essere rubricata che a scelta tutta personale, assunta dopo l’emersione di un nodo politico quale la variante di San Donato".

     

    Un nodo sul quale rivendicano "la totale correttezza di discussione e di trasparenza interna con cui si è giunti a maturare opinione contraria (espressa infine nel consiglio comunale di aprile e nelle prese di posizione che ne sono seguite) sopra la questione del lotto 2 della terza corsia autostradale".

     

    Evidenziano "lo spirito di coerenza con cui abbiamo guardato e guardiamo al programma della coalizione di centrosinistra alle ultime elezioni comunali, documento che a chiare lettere impegna l’amministrazione a quell’ampio confronto pubblico (in tema di infrastrutture dall’alto impatto territoriale) che in questa occasione è senz’altro mancato".    

     

    "Per la nostra forza – dicono in conclusione – resta inalterato l’impegno di proseguire nel solco del programma premiato dai cittadini nel 2014, così come della tradizione e della sensibilità amministrativa che ha a lungo procurato l’alto livello qualitativo della vita pubblica nel nostro comune".

    di Matteo Pucci

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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