BAGNO A RIPOLI – Due spettacoli teatrali, due scuole, due registi, alcuni docenti collaboratori in classe, in DaD, nei parchi all’aperto, un sindaco, i sirigenti, tanti ragazzi, una passione, un obiettivo comune: dare voce ai giovani.
Questa la formula vincente che ha portato l’ISIS Gobetti Volta e il Liceo Machiavelli Capponi a realizzare le due messe in scena, l’una indipendente dall’altra eppure una conseguenziale all’altra.
Infatti il testo del professor Garonni del Gobetti Volta è un testo completamente originale: una riscrittura integrale. I
mmaginando la selezione di attori per uno spettacolo su ANTIGONE da realizzare, impone alle registe-attrici il peso, la responsabilità della scelta.
Si chiude con una “scelta” fra i Creonte che vogliono la parte, le Antigoni, le guardie, il coro.
Ma mentre le due protagoniste-registe annotano punti di forza e di criticità delle interpretazioni di ciascuno, offrono la loro lettura e comprensione del testo originale del tragico greco senza poter fare a meno di avvicinare Antigone a figure esemplari che oggi compiono la stessa rivoluzionaria scelta: non la legge degli uomini, ma quella naturale, dettata dal cuore, lettura soggettiva ed universale insieme, del testo classico.
Tutto è scelta, dura, controversa, osteggiata, incompresa, eroicizzata, scelta nella vita di Antigone e di ogni Antigone in ogni tempo e latitudine.
Antigone è ognuno di noi che compie scelte consapevoli per l’autentico bene comune: operano scelte terribili e cercano un ruolo attivo e difficile per se stessi, scomodo, mai scelte vigliacche o ignave.
L’altro spettacolo è un’ ANTIGONE vera e propria, eppure deinos sarà la parola chiave anche qui, cioè la scelta terribile, temuta, certamente non timorosa o vigliacca o comoda per sé.
La scelta degli attori, in questo caso, è avvenuta, ognuno è ben calato nel proprio ruolo tanto da strappare evidente commozione fra il pubblico che in teatro, oggi come un tempo, vive la catarsi delle personali tragedie, la tensione delle corde più intime delle proprie emozioni quando la rappresentazione è vibrante, autenticamente interpretata con ogni fibra e non solo parola.
Bravi questi studenti interpreti di “una ragazza che difende una legge non scritta”, consapevoli che “la roccia non si tocca con le parole”.
Hanno compreso le ragioni di Creonte, re senza storia, e quelle di Antigone, e sono andati oltre, perché la “vera tragedia non è quando muore l’eroe, ma quando muore il coro”: deinos, deinos un grido lacerante tra le pietre vive del Teatro Romano di Fiesole.
Il dirigente dell’ISIS Gobetti Vola Simone Cavari, insieme al sindaco Anna Ravoni, ha seguito i lavori degli studenti sia nello spettacolo mattutino per le scuole, che pomeridiano aperto al pubblico su invito, visto il contenimento necessario a causa del Covid-19.
Allo spettacolo pomeridiano erano presenti, fra gli altri, anche il tutor esterno Gianni Bandinelli per cui le ore di laboratorio teatrale sono il PCTO di questi giovani, e la presidente dell’Associazione Italiana Cultura Classica, professoressa Laura Marconcini, giunta appositamente da Pontedera a vedere due scuole in azione e non “narrate”.
La stessa ha fatto pervenire un pensiero che riportiamo integralmente: “Sapere che nella scuola esistono ragazzi così capaci di leggere e insegnanti così capaci di trasmettere e coinvolgere riscalda il cuore e illumina la mente”.
Queste presenze e queste parole ripagano ampiamente il lavoro degli studenti delle due scuole e dei registi Gianni Garonni e Caterina Fornaciai, dei loro collaboratori Celine Pestelli, Franco Camilli, Lorella Rotondi, Matteo Menduni, Leonardo Bucciardini, Francesca Mecatti.
Il sindaco Ravoni ha auspicato la presenza delle due scuole anche negli anni a venire.
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