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venerdì 19 Aprile 2024
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    Terza Corsia A1, punto di non ritorno: i primi alberi già scomparsi

    Un espropriato: "Sparirà ogni forma di vita per oltre 20 ettari, compreso un fiume che verrà interrato"

    ANTELLA (BAGNO A RIPOLI) – I ripolesi se la ricorderanno, questa fine del 2016. Mercoledì 7 dicembre è una data spartiacque nella vicenda della terza corsia dell’A1.

    Gli avvisi per gli espropri sono stati depositati, così come il progetto esecutivo, e i primi alberi hanno cominciato a sparire.

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    “E questo è solo l’inizio – spiega Pierfilippo Checchi, interessato dalla vicenda come architetto componente la commissione appositamente creata dal Comune (che da fonti interne alla stessa non pare avere i risultati sperati) ma anche nella piĂą triste veste di espropriato – perchĂ© sparirĂ  ogni forma di vita per oltre 20 ettari, compreso un fiume che verrĂ  interrato”.

    Dato preoccupante e soprattutto confermato da Beniamino Deidda, della direzione scuola superiore della Magistratura, durante l’incontro pubblico sulla questione promosso nei giorni scorsi da Legambiente al circolo Arci di Osteria Nuova.

    Nella sua relazione, Deidda evidenzia come il progetto così come chiuso dalla Società Autostrade cozzi a più riprese con la legislazione vigente in tema ambientale.

    “E sono comunque cose giĂ  note – riprende Checchi, che dell’incontro di ieri era coordinatore – dal momento che l’ufficio di tutela della natura della Regione Toscana, diretto dalla dottoressa Ruberti, ha da tempo richiesto sul tema dell’impatto ambientale un supplemento di indagine alla SocietĂ  Autostrade, che per tutta risposta ha… presentato il progetto esecutivo. Capisce che così è una presa in giro? I lavori stanno iniziando senza che siano stati anche solo valutati i dubbi che noi abbiamo espresso a piĂą riprese in questi anni, fino alle documentazioni inviate al Comune e alla conferenza dei servizi lo scorso aprile”.

    I cittadini sono coinvolti e motivati: all’incontro erano presenti in oltre 50. “Purtroppo nessuno delle autostrade e dell’amministrazione comunale, nonostante fossero stati informati, ma i contatti con loro vanno avanti abitualmente in altre sedi”, chiosa diplomaticamente Checchi.

    Ben altre sedi si prospettano ahimé, ai residenti sotto esproprio, che hanno tempo fino al 22 gennaio per presentare le troppo spesso ignorate osservazioni, stavolta al progetto esecutivo: se, come prevedibile, anche stavolta cadranno quasi tutte nel vuoto, non resterà che la via degli esposti alla magistratura.

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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