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sabato 20 Aprile 2024
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    “Tpl: mia figlia di 11 anni rimasta ancora a piedi alla fermata di Bagno a Ripoli (Giardini i Ponti)”

    "Dato che non le ho insegnato a far valere i propri diritti per accaparrarsi un posto sui mezzi pubblici, ho intenzione di far valere i diritti suoi e di molti altri nelle giuste sedi"

    Buongiorno, la presente per comunicare che in data 28 settembre 2020 verso le ore 12.10 alla fermata di Bagno a Ripoli (altezza dei Giardini dei Ponti) mia figlia di 11 anni, nonostante sia munita di regolare abbonamento per studenti 10 mesi, è stata per l’ennesima volta lasciata a piedi dai mezzi pubblici della A.C.V. Scarl: questo nonostante abbia tentato di salire sia sul primo che sul secondo mezzo.

    Purtroppo non è la prima volta che si verifica un disservizio di questo genere all’altezza delle scuole di Bagno a Ripoli e pertanto ritengo inefficiente ma sopratutto inefficace l’utilizzo di soli due mezzi.

    Soprattutto pensando che questa situazione si protrae da oltre 15 giorni e nulla è valso le molteplici lamentele inviate da altri genitori. 

    Dato che non ho insegnato a far valere i propri diritti a mia figlia spintonando per accaparrarsi un posto sui mezzi pubblici, cosa che purtroppo accade regolarmente tutti i giorni pur di non rimanere a piedi, ho intenzione di far valere i diritti suoi e di molti altri nelle giuste sedi chiamando in causa tutti i responsabili dei disservizi e della mala organizzazione.

    Questo sopratutto nei confronti di chi, pur avendo giĂ  acquistato un titolo di viaggio ad abbonamento, venga lasciato a se stesso privo della possibilitĂ  di avvalersi dei servizi acquistati.

    Ricordo che la maggior parte delle persone lasciate a piedi sono spesso minori che devono rientrare nelle proprie abitazioni dopo scuola e dove ad attenderli ci sono persone, come ad esempio nonni, che non avrebbero la possibilitĂ  di poterli recuperare in auto.

    Nel frattempo riterrò imputabile a tutti i soggetti responsabili qualsiasi cosa dovesse accadere a mia figlia nell’attesa del mezzo successivo o di un passaggio privato.

    Federico Caldini

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

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