MONTECORBOLI (BARBERINO VAL D'ELSA) – Inaugura sabato 15 luglio alle 21, presso l’Osservatorio Polifunzionale del Chianti la mostra personale dell’artista fiorentino Luca Viviani, dal titolo 'Stelle di carta'.
In mostra una selezione di linoleografie (stampe realizzate da matrici incise su linoleum) che fanno parte dell’apparato iconografico dell’omonimo libro “Stelle di carta” (Ed. Oèdipus, 2016), in cui Luca Viviani affianca le sue opere di “arte astronomica” ad altrettante citazioni e meditazioni sull’universo, tratte da testi di celebri pensatori antichi e moderni.
A ciascuna opera in mostra fanno quindi eco le parole di scienziati, letterati e filosofi: da Gemino (I sec a.C.) a Italo Calvino, da Luciano di Samostata (II sec d.C.) a Mario Rigoni Stern, passando per Erasmo da Rotterdam, Giordano Bruno, Immanuel Kant, Jules Verne, Raymond Queneau e molti altri.
Un viaggio nel cosmo attraverso l’arte e la letteratura, accompagnati dallo sguardo contemporaneo, dalle opere e dalle riflessioni di Luca Viviani, che presenta così il suo progetto artistico ed editoriale:
"Il cielo stellato è un tetto di faville, un oceano sospeso, un mormorio di cristalli, un incastro poliedrico, una pianura di fuochi ellittici, un archivio di eroi e macchinari, un groviglio di ascensori e scivoli, una stoffa filata da minuscoli telai vibranti, una creazione di alta sartoria matematica attraversata dai lunghissimi aghi degli astronomi, geniali operai tessili che lavorano incessantemente alle cuciture cosmiche tra umano e disumano", spiega Viviani.
Continua l'artista: "Le stelle hanno lasciato innumerevoli segni nella mia vita, intricate tracce prodotte dall’incessante pioggia di radiazioni che attraversa i vetri e i muri, cade sulle passeggiate e scroscia sulle terrazze. Ho pensato di riprodurre alcune di queste immagini, facendo ricorso a linoleografie, lastre di linoleum scavate dalla punta di una sgorbia, la cui stampa imita con la carta la luce e con l’inchiostro il buio".
"Le immagini sono accompagnate da altrettante citazioni, piccoli frammenti di testi astronomici, sorta di micrometeoriti provenienti dal passaggio di grandi corpi letterari e scientifici. Tuttavia, considerando che le stampe sono nate prima della scelta dei testi che adesso le affiancano, il loro accostamento è da ritenersi, come l’universo, contingente, cangiante e mutevole- conclude Viviani – Il visitatore è legittimato a modificarlo, attingendo secondo la propria sensibilità alle infinite suggestioni che il cielo, e i suoi libri, offrono ".
All'inaugurazione seguirà l'osservazione astronomica con i telescopi.
di Redazione
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