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martedì 8 Ottobre 2024
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    Aumentano i Comuni che potranno accedere alle risorse per aree interne e montane: anche Barberino Tavarnelle

    Aumenta il numero dei comuni che rientrano nel cosiddetto metodo Leader utilizzato da trent'anni

    FIRENZE – Si evolvono i sistemi di programmazione locale dal basso e sale così il numero  dei comuni che potranno accedere alle risorse per lo sviluppo delle rispettive zone rurali.

    Nell’ambito del nuovo Complemento per lo sviluppo rurale della Toscana (CSR), cioè il documento attuativo del Piano strategico nazionale della Pac (Psp) 2023-2027, aumenta il numero dei comuni che rientrano nel cosiddetto metodo Leader utilizzato da trent’anni per coinvolgere gli attori locali nell’elaborazione e nell’attuazione di strategie di sviluppo locale.

    A seguito della delibera della giunta del 6 marzo 2023 i comuni che potranno usare i finanziamenti Leader salgono da 181 a 199.

    Le novità approvate dalla giunta regionale, in particolare, riguardano questi aspetti.

    Vengono rese ammissibilii tutte le porzioni montane di tutti i Comuni toscani indipendentemente dalla loro classificazione, quindi anche quelle afferenti a Comuni classificati come “Aree rurali ad agricoltura intensiva” e “Aree urbane e periurbane”.

    I Comuni che diventano ammissibili per le porzioni montane sono: Arezzo, Cavriglia, Calenzano, Fiesole, Figline e Incisa Valdarno, Sesto Fiorentino, Camaiore, Capannori, Lucca, Carrara, Massa, Montignoso, Buti, Calci, Montale, Pescia, Pistoia, Montemurlo.

    Vengono inoltre resi ammissibili per la totalità dell’estensione comunale i territori afferenti a Comuni eligibili al metodo Leader solo per una porzione del proprio territorio purché siano contemporaneamente classificati intermedi, periferici e ultraperiferici nella Mappatura nazionale aree interne “Mappa AI 2020”.

    I comuni toscani interessati sono sei: Cavriglia, Castelfranco Piandiscò, Barberino Tavarnelle, Vaiano, Chianciano Terme, Torrita di Siena.

    “La modifica – spiega la vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi – permette di rendere più omogenea e coerente l’applicazione dei vari sistemi di classificazione del territorio regionale interessato da una pluralità di strumenti di programmazione e fonti di finanziamento compreso quelli per le cosidette Aree interne” .

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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