SAN DONATO IN POGGIO (BARBERINO TAVARNELLE) – “Pezzi di noi”, pezzi di un’intera comunità, pronta ad accogliere il progetto artigiano che unisce arte, formazione e solidarietà, promosso e realizzato dall’associazione Le Tre e un Quarto di Barberino Tavarnelle.
Nel cuore di San Donato in Poggio, uno dei borghi più belli d’Italia, ha aperto da alcuni giorni la bottega sociale gestita dai ragazzi e dalle ragazze dell’associazione di promozione sociale Le Tre e un Quarto, presieduta da Candida Vettori, nata con lo scopo di svolgere attività di utilità sociale in favore di soggetti fragili, in particolare giovani con disabilità cognitive, sensoriali e autismo.
Vasi, porta oggetti, ciotole, piatti, contenitori per la casa, accessori di ogni genere, legati all’uso quotidiano e decorativi, realizzati rigorosamente a mano attraverso le tecniche e l’arte della ceramica.
Sono i manufatti artigianali ispirati alla natura e alle caratteristiche ambientali del territorio che i ragazzi e le ragazze con disabilità intellettive e sensoriali creano, progettano e realizzano con le loro mani e il loro cuore nell’ambito di un progetto di educazione al lavoro che intreccia formazione e partecipazione attiva e crea opportunità di inserimento lavorativo e sociale nel tessuto della comunità.
L’idea di scommettere sulla creatività e l’originalità delle produzioni artigianali, vere e proprie opere d’arte, pezzi unici come ognuno dei ragazzi e delle ragazze che li realizza, nasce dal successo della prima attività aperta sperimentalmente da qualche anno a contatto con le rare piante grasse del Giardino SottoVico a Vico d’Elsa, area di proprietà comunale gestita dai volontari e dalle volontarie dell’associazione Giardino Sottovico.
“Una bottega sociale dentro al borgo, in mezzo alle persone, potrà favorire una nuova relazione tra il gruppo di persone con disabilità e la comunità – dichiara Candida Vettori – crediamo che questa nuova opportunità che permette di costruire relazioni dirette con i cittadini e i visitatori, possa offrire ai ragazzi e alle ragazze, che già da tempo condividono un obiettivo comune, un nuovo percorso volto a stimolare socializzazione, conoscenza e integrazione e promuovere competenze e spazi dove imparare a creare oggetti interamente fatti a mano”.
All’evento inaugurale sono state tante le persone che hanno brindato e dato il benvenuto alla nuova attività e ai loro giovani imprenditori.
Tra gli altri, il sindaco David Baroncelli e gli assessori Anna Grassi e Roberto Fontani.
“Sono convinto che la comunità di San Donato in Poggio e tutti coloro che attraverseranno il centro storico del borgo – ha commentato il sindaco Baroncelli – sapranno sostenere e incoraggiare al meglio questa attività che mette al centro non solo i bisogni ma anche le potenzialità dei ragazzi e delle ragazze, i giovani saranno protagonisti in quanto artigiani, produttori dei loro manufatti al fianco degli educatori e delle educatrici dell’associazione”.
Oltre ad essere uno spazio destinato all’esposizione e alla vendita su donazione, la bottega situata in via del Giglio è infatti anche una fucina creativa: all’interno del fondo è stato allestito un piccolo laboratorio dove prenderanno vita gli oggetti che potranno essere personalizzati e realizzati su specifica richiesta.
Un’attività che stimola e incoraggia la creatività e le abilità dei ragazzi e delle ragazze responsabilizzando sulle esperienze di cittadinanza attiva che intraprenderanno in forma individuale e collettiva.
“Da parte nostra – conclude il sindaco – non possiamo che ringraziare l’associazione per questo slancio e la nuova avventura che ci insegna a dare valore e prospettiva al lavoro artigianale e progettuale dei giovani con disabilità, una realtà importante tesa a favorire lo sviluppo di un ambiente inclusivo e solidale di cui beneficerà l’intero territorio”.
Gli oggetti potranno essere acquistati in forma di erogazione liberale. Il ricavato sarà reinvestito nelle attività e nei progetti messi in campo dall’associazione.
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