BARBERINO TAVARNELLE – “Nella sua ultima seduta del 7 giugno scorso, il consiglio comunale di Barberino Tavarnelle ha approvato a maggioranza una delibera che conferisce le azioni di Publiacqua possedute dal comune di Barberino Tavarnelle ad una nuova societĂ , in vista della costituzione di una holding pubblica pluri-partecipata per la gestione delle partecipazioni societarie”.
Inizia così la riflessione di Europa Verde Chianti, con il suo referente di zona Paolo Fantin, sul tema dell’acqua pubblica.
Europa Verde, dice Fantin, che “ha una posizione precisa sulla questione dell’acqua: prendendo a prestito le parole di Nelson Mandela “L’acqua è un diritto di base per tutti gli esseri umani: senza acqua non c’è futuro. L’acqua è democrazia”. Per garantire questo diritto, l’acqua non deve diventare in nessun caso un bene che generi profitto, perchĂ© questo significherebbe lucrare sulle tariffe per creare utili, mentre ogni eventuale margine economico deve essere reinvestito nel miglioramento della rete, nella manutenzione, nel controllo della qualitĂ dell’acqua e, possibilmente, nella diminuzione delle tariffe”.
“Questa nuova societĂ risponde a questi obbiettivi irrinunciabili? – domanda – Una prima fonte di preoccupazione è che la nuova societĂ sarĂ una SpA – SocietĂ per Azioni, che seppure controllata dal pubblico, ha un impianto privatistico, cioè deve rispettare compatibilitĂ economiche e regole di gestione (governance) precise, che potrebbero precludere ad una finalitĂ esclusivamente di servizio e di garanzia del diritto all’acqua”.
“E se poi – prosegue – la nuova societĂ decidesse di cercare risorse finanziarie quotandosi in borsa, si ridurrebbe ancora di piĂą l’effettiva capacitĂ di controllo del settore pubblico”.
“Un’altra fonte di preoccupazione – riprende Fantin – è il peso che i piccoli comuni, che hanno partecipazioni ridottissime, avranno nella futura societĂ ”.
“GiĂ ora – ricordano da Europa Verde – un comune della dimensione di Barberino Tavarnelle non ha strumenti per incidere davvero sulle decisioni, ma domani ne avrĂ ancora meno? E quali strumenti il cittadino avrĂ per avere risposte certe in tempi brevi dalla societĂ che gestisce il diritto all’acqua?”.
“Il risultato del referendum del 2011 – puntualizza Fantin – cioè oltre il 90% di consenso, dice che le persone sono profondamente consapevoli dell’importanza che l’acqua sia pubblica. Il processo decisionale sulla nuova governance, invece, sta passando quasi sotto silenzio e con tempi contingentati, mentre un ampio dibattito, non solo politico, ma anche con i cittadini, sarebbe necessario ed utile a prendere decisioni piĂą condivise”.
“Europa Verde – annuncia – chiede quindi agli amministratori e alle forze politiche di permettere, anzi di suscitare un maggiore confronto, aperto e trasparente, e un maggior coinvolgimento generale, che finora non c’è stato”.
“A tutti i cittadini del resto – conclude – chiediamo di essere vigili e di informarsi sui loro diritti. Si discuterĂ ancora sul tema dell’acqua, anche in consiglio comunale: invitiamo tutti a seguire questo dibattito, per ascoltare le ragioni di tutti e soprattutto per capire se e come si sta operando per garantire o per mettere a rischio la gestione pubblica e il suo imprescindibile valore di bene comune”.
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