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venerdì 6 Giugno 2025
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    Il “grande ritorno” della Laika nella zona industriale della Sambuca: nel segno del lavoro

    Anche qui troveranno posto 60 dei lavoratori della Bekaert di Figline Incisa. Il sindaco David Baroncelli: "Un esempio di responsabilità sociale di cui il Chianti potrà beneficiare"

    SAMBUCA (BARBERINO TAVARNELLE) – Quello della Sambuca si conferma polo industriale tra i più rilevanti della Toscana, per lo sviluppo sostenibile dell’economia regionale e la creazione di nuove opportunità nel mondo del lavoro.

    Saranno un centinaio i lavoratori che saranno chiamati a formare i nuovi organici del marchio Laika Caravans, azienda leader nel settore della camperistica, che si appresta ad insediarsi in uno dei capannoni produttivi presenti nel sito industriale di Sambuca.

    Una sorta di grande ritorno, dopo l’addio degli anni scorsi per trasferirsi nel nuovo stabilimento del Ponterotto, nel comune di San Casciano. Anche se, in realtà, Laika aveva comunque mantenuto alcuni presidi anche alla Sambuca.

    Un investimento fondamentale che nasce dalla collaborazione tra l’azienda e il Comune di Barberino Tavarnelle, impegnato nell’ampliamento e nella rivitalizzazione dei piani produttivi dell’area di Sambuca.

    “Il capannone dove operava Laika fino a qualche anno fa – dichiara il sindaco David Baroncelli – viene rifunzionalizzato e rimesso in produzione creando nuovi posti di lavoro, portando nuove unità di personale nell’area industriale di Sambuca”.

    “Una risposta di importanza centrale per il nostro territorio – rimarca – che non ha mai smesso di considerare il lavoro un punto cardine per la ripresa del contesto socio-economico attuale, costretto a far fronte alle conseguenze dell’emergenza”.

    All’investimento, previsto nell’area di Sambuca, Laika affianca un altro importante intervento nel territorio che assume una doppia connotazione sociale e occupazionale.

    “Trovo che la volontà dell’azienda – prosegue il sindaco – di dare spazio ai lavoratori della Bekaert, che fino a questo momento non avevano trovato una soluzione, reintegrando 60 di loro nel tessuto economico locale sia un’azione di fondamentale importanza”.

    “Un esempio di responsabilità sociale – aggiunge Baroncelli – di cui il Chianti potrà beneficiare grazie anche all’impegno della Regione Toscana e delle forze sindacali che si sono fortemente adoperate per sostenere il rilancio del territorio in questo progetto”.

    La sinergia tra enti pubblici, organizzazioni sindacali e realtà economiche è un punto di forza del Chianti, dove a breve si costituirà un tavolo dedicato ai temi del lavoro.

    “Il nostro è un territorio fatto di lavoro – rilancia il sindaco –abbiamo il compito di sostenere le imprese e tutelare il lavoro di qualità con forza e tutti gli strumenti di nostra competenza, in collaborazione con le associazioni datoriali e le parti sindacali”.

    “La scommessa per le prossime settimane – cinclude – è la creazione di un tavolo che dia forza ad un patto per il lavoro di tutto il nostro territorio, poniamo al centro delle politiche un tema essenziale, quello del lavoro, come strumento necessario che crea distribuzione della ricchezza, equità sociale, coesione nel tessuto delle comunità”.

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

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