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domenica 7 Settembre 2025
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    Oltre 300 voci in piazza Matteotti contro lo sterminio di Gaza: a Tavarnelle una preghiera collettiva

    La catena di voci, organizzata giovedì scorso, ha rievocato i nomi di migliaia di bambini e bambine uccisi, israeliani e palestinesi

    BARBERINO TAVARNELLE – Un brusio continuo, una nenia che si è fatta preghiera, resistente, squarciata di tanto in tanto dalla lettura di un nome che si levava al cielo più forte degli altri.

    E’ stato un crescendo di commozione e lacrime a spezzare il silenzio di un caldo pomeriggio di settembre.

    Le voci delle cittadine e dei cittadini di Barberino Tavarnelle, assalite da una sensazione di turbamento, impotenza mista all’amara consapevolezza della dura realtà, si sono rincorse da un angolo all’altro di piazza Matteotti per far emergere le identità di migliaia di vite innocenti, spazzate via dal genocidio che si sta consumando a Gaza.

    Sono state oltre trecento le persone che giovedì scorso hanno letto i nomi di chi non c’è più, bambine e bambini di pochi anni, pochi mesi.

    Volontarie e volontari, provenienti dal territorio e dai comuni limitrofi, che hanno preso parte all’iniziativa, curata da Massimo Salvianti, proposta da un gruppo di cittadini e associazioni di Barberino Tavarnelle, accolta dalla Rete per la Pace e i Diritti Umani.

    L’iniziativa, organizzata per creare un’occasione di sensibilizzazione su quanto sta accadendo in Palestina, è consistita in una lettura aperta e collettiva degli oltre 12.000 nomi delle bambine e dei bambini israeliani e palestinesi uccisi dal 7 ottobre 2023.

    Le persone hanno letto contestualmente, in dodici postazioni differenti, dislocate nel cuore storico e commerciale di Tavarnelle.

    Un urlo di indignazione collettivo si è propagato contro le fiamme dell’odio che stanno bruciando l’infanzia e annientando il futuro di un popolo.

    Chi ha letto sussurrando, ribadendo la drammaticità del conflitto a se stesso e al vicino di fila, chi ha preferito usare toni alti e scandire i nomi delle bambine e dei bambini israeliani e palestinesi, come per amplificare l’eco di morte e farla volare lontano.

    Chi ha condiviso la propria scheda di nomi da evocare con altri cittadini che hanno chiesto sul momento di prendere parte all’iniziativa.

    Con la lettura in piazza Matteotti di migliaia di identità spezzate è partito il piccolo grande segno di Barberino Tavarnelle, il plateale j’accuse contro uno sterminio che non può e non deve essere più tollerato.

    “L’iniziativa ha visto il coinvolgimento di centinaia di persone che hanno pronunciato in contemporanea i nomi e le identità dei piccoli e delle piccole, vittime di una carneficina che continua a seminare morte – ha commentato Salvianti – abbiamo voluto far sentire la nostra voce tutti insieme, certamente un’azione che ha un valore simbolico ma che si è tradotta in una mobilitazione concreta, abbiamo voluto esprimere apertamente che non possiamo restare indifferenti, che non possiamo girarci dall’altra parte”.

    “Questa lettura è stata ed è una presa di posizione – aggiunge – questa lettura ha reso manifesto da che parte stiamo. E non può essere altrimenti. Solo scegliendo, assumendoci la responsabilità dei nostri pensieri e delle nostre azioni, credo si possa auspicare e contribuire, anche con piccoli ma significativi gesti, a realizzare un cambiamento”.

    La manifestazione, introdotta dal sindaco nell’area antistante la biblioteca comunale, è stata arricchita dalla proiezione di un video con la partecipazione degli studenti e delle studentesse coordinati dalla professoressa Lucia Salvietti dell’Istituto comprensivo “Don Lorenzo Milani” e dall’esposizione degli elaborati della calligrafa Lea Bilanci e dei pupazzi artigianali progettati e realizzati da Cristiana Talenti attraverso l’impiego di materiali e stoffe di recupero, a rappresentare l’assenza di vita che pervade Gaza.

    Il sindaco David Baroncelli ha rivolto un ringraziamento a Massimo Salvianti e tutti coloro che hanno voluto esserci, hanno dichiarato a chiare lettere il proprio no all’aggressione, cittadini e associazioni, che hanno risposto all’appello della comunità per realizzare una toccante catena di voci, ispirata dall’iniziativa promossa dal cardinale Zuppi a Monte Sole il 14 agosto 2025.

    La lettura è durata due ore e mezzo circa ma è sembrato un tempo infinito, un tempo sospeso, nel ricordo di migliaia di vite interrotte.

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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