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mercoledì 23 Luglio 2025
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    Punto Tavarnelle, l’appello delle ricamatrici: “Sophia Loren, venga a provare le nostre prime scarpe!”

    Stasera nell'area della pineta di Barberino Val d'Elsa altre 60 merlettaie riceveranno l'attestato di frequenza ai corsi della terza edizione della scuola "Impara l'arte col Punto Tavarnelle"

    BARBERINO TAVARNELLE – Era il 1955 quando Salvatore Ferragamo, il “calzolaio dei sogni”, l’artigiano che si distinse e acquisì fama mondiale grazie al suo talento, alle sue straordinarie competenze nella progettazione e nella realizzazione di scarpe d’autore che utilizzavano materiali sostenibili, accolse Sophia Loren all’Open Gate Club di Roma, come faceva di consueto con le star dell’epoca, per accompagnarla nel dolce rituale della vestizione delle scarpe realizzate con il Punto Tavarnelle.

    È una foto dell’epoca dell’archivio Ferragamo a testimoniare l’incontro tra la leggenda del cinema italiano e i valori profondi della comunità di Barberino Tavarnelle che si affidò alla manualità femminile per dare un futuro al territorio attraverso l’arte dell’ago e del filo.

    Ferragamo che contribuì a diffondere creatività e raffinatezza del made in Italy in tutto il mondo aveva creato su misura per la celebre attrice, icona e simbolo di una delle stagioni più felici del cinema del secolo scorso, una scarpa realizzata in capretto e con l’applicazione di un merletto che conquistò l’imprenditore italiano.

    Era il Punto Tavarnelle, il particolare tessuto che intrecciava i fili del lavoro e della passione di Ferragamo all’artigianalità della comunità rurale del Chianti.

    La tomaia della bellissima calzatura multicromatica infatti era stata realizzata su commissione dalle ricamatrici di Barberino Tavarnelle che portavano avanti una tradizione appresa dai primi anni del Novecento dalle mani di una suora, insegnante di ricamo nell’asilo “Vincenzo Corti” di Tavarnelle.

    Oggi quel sogno è rinato, è tornato a far battere il cuore di decine di donne, giovani e adulte, a lanciare nuove prospettive e progetti di creatività.

    Quell’antica passione che aveva messo insieme davanti all’uscio di casa tante ventenni del paese, permettendo loro nell’immediato dopoguerra di riscattare la propria indipendenza economica attraverso una professione vera e propria, incentivata dallo spirito imprenditoriale di Salvatore Ferragamo, non si è mai esaurita.

    Anzi si è trasmessa di generazione in generazione, di madre in figlia, ed è diventata patrimonio collettivo, fulcro di identità culturale e sociale.

    Le ricamatrici del presente, un gruppo di sessanta donne di varia età, hanno riportato in vita le tecniche del “lavoro su foglio”, come veniva chiamato un tempo, grazie al progetto messo in campo da qualche anno dal Comune di Barberino Tavarnelle.

    Le merlettaie, iscritte alla terza edizione dei corsi frequentati e appena conclusi nell’ambito del percorso di formazione “Impara l’arte col Punto Tavarnelle”, gestito da Chiantiform, hanno dato tridimensionalità al desiderio di creare in modo sperimentale, prototipi di calzature belle e comode, che richiamano la bellezza, l’originalità del passato senza rinunciare al tocco di eleganza della modernità.

    Sandali, decolleté e addirittura scarpe infradito sono le tipologie delle calzature realizzate dalle ricamatrici che lanciano un appello speciale proprio a Sophia Loren.

    “Invitiamo la leggenda del cinema internazionale, la straordinaria signora Loren – dicono – a venire a trovarci a Barberino Tavarnelle, a conoscere i lavori che realizziamo, coperte, tovaglie, centrotavola, tende, e a provare le nostre prime calzature che abbiamo realizzato pensando alla sua eleganza, alla professionalità artistica, alla sua eterna bellezza”.

    “Il Punto Tavarnelle è un tratto autentico della nostra storia, un’espressione vera dell’identità corale della nostra comunità e del patrimonio artigianale locale – dichiara il sindaco David Baroncelli – con il nuovo ciclo di corsi che riparte a settembre offriamo un’opportunità di conoscenza e socializzazione, volta non solo a tenere in vita una tradizione a rischio di scomparsa che testimonia e racconta le nostre origini ma a trasferire nuove competenze e saperi che ci auguriamo possano avere concreti sbocchi professionali”.

    Oggi, mercoledì 23 luglio, le ricamatrici si ritroveranno alle ore 21.30 nell’area della pineta di Barberino Val d’Elsa per ricevere l’attestato di frequenza della scuola “Impara l’arte col Punto Tavarnelle” alla presenza del sindaco Baroncelli, dell’assessore alle tradizioni popolari locali Paolo Giuntini e della presidente di Chiantiform Elisa Corneli.

    Da settembre la scuola riaprirà i battenti con una nuova edizione, finanziata dall’amministrazione comunale e realizzata da Chiantiform, l’agenzia formativa della quale è parte il Comune di Barberino Tavarnelle.

    Le iscrizioni sono aperte: Chiantiform, 0558294624, info@chiantiform.it.

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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